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martedì 26 agosto 2008

La chiesa farà beato un omosessuale ma lo nega.

Il religioso aveva chiesto di essere seppellito accanto al confratello "Nessuna omosessualità, era amicizia vittoriana".

(Guido Santevecchi - Il Corriere della Sera) Le procedure che preparano la beatificazione del cardinale John Henry Newman, anglicano passato alla Chiesa cattolica nel 1845, hanno aperto in Inghilterra una polemica con i gruppi di pressione per i diritti gay. Il governo britannico ha appena accettato la richiesta delle autorità religiose di riesumare il corpo da un cimitero alla periferia di Birmingham per traslarlo in un sarcofago nell'Oratorio della città. Ma secondo Peter Tatchell, influente attivista anti-discriminazione degli omosessuali, si tratta di «un atto di vandalismo morale degno di violatori di tombe, una dissacrazione religiosa, un segno di omofobia».

L'accusa è basata sul fatto che il cardinale, morto nel 1890, è seppellito da allora assieme a un confratello, il reverendo Ambrose St John. I due avevano condiviso la conversione al cattolicesimo, avevano vissuto insieme per molti anni e Newman aveva lasciato disposizione di essere interrato accanto all'amico che era morto nel 1875. Nell'orazione funebre Newman aveva paragonato il dolore per la perdita di Ambrose a quello «provato da un marito per la moglie o da una moglie per un marito ». Queste parole, secondo Tatchell, proverebbero che il rapporto tra i due era di natura omosessuale: «Sono stati accanto sotto terra per più di cent'anni e ora il Vaticano vuole disturbare la loro pace per coprire il fatto che il cardinale amava un altro uomo».

Ma Austin Ivereigh, ex consigliere del cardinale Cormac Murphy O'Connor, primate cattolico d'Inghilterra e Galles risponde che le critiche e le teorie di mr Tatchell non hanno senso. «La traslazione della salma fa parte del processo di canonizzazione: si sceglie una collocazione dove i fedeli possano venerarla», ha detto alla

Bbc. Il decreto di beatificazione dovrebbe essere firmato dal Papa a novembre. Per quanto riguarda le speculazioni sull'omosessualità, Ivereigh replica: «Nessuno contesta che il cardinale volesse profondamente bene ad Ambrose St John. Ma quel paragone con "l'amore tra coniugi" non significa assolutamente che si trattasse di una convivenza matrimoniale tra gay. È sbagliato leggere con le categorie di oggi rapporti di amicizia del periodo vittoriano, quando queste intense e appassionate relazioni tra gente di cultura erano molto comuni».

Ma se avessero ragione gli attivisti dei diritti gay, e se quella relazione fosse stata più di un'amicizia? «Non c'è prova, ma dal punto di vista del diritto canonico, se fossero stati omosessuali e avessero tenuto sotto controllo la loro condizione restando casti, avrebbero acquisito un titolo di merito», dice il professor Marco Ventura dell'università di Siena.

John Henry Newman, nato nel 1801, era stato ordinato nella Chiesa anglicana nel 1824. Aveva lavorato al riavvicinamento con la Chiesa cattolica; quando le sue teorie furono denunciate, entrò in una sorta di vita monastica e nel 1845 fu accolto nel cattolicesimo. Nel 1876, con un gesto straordinario, Papa Leone XIII elevò quel semplice prete al rango di cardinale. Anche Tony Blair, convertitosi al cattolicesimo l'anno scorso, venera il cardinale Newman, tanto che ha regalato al Papa alcune sue immagini. Padre Paul Chavasse, rettore del Birmingham Oratory, dice che «come grande uomo della Chiesa e devoto ai santi, il cardinale Newman avrebbe obbedito senz'altro alla richiesta del Vaticano ». Sulla pietra del nuovo sarcofago nell'Oratorio sarà posta l'iscrizione Ex umbris et imaginibus in veritatem,

il motto dello stemma cardinalizio di John Henry Newman. Si può tradurre più o meno «Dalle ombre e dalle immagini alla verità» e ora è scolpita sulla pietra della tomba che il cardinale divide con l'amico St John. Ma anche questa frase è oggetto di polemica, perché secondo alcuni avrebbe rappresentato l'outing postumo del religioso.

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