Da grande farò il concorrente di reality show.
(Malaparte - Tvblog) Questa potrebbe essere un’affermazione plausibile, per un giovine della prima decade di questo sciagurato secolo (per non dir millennio). Il fatto è semplice.
Oggi si sono tenute le prime sessioni dei provini per accedere alla casa del Grande Fratello 8, a Roma. Erano disponibili 1000 posti, con i numerelli - esattamente come alla posta o dal panettiere . Solo con un po’ di gente in più -, a partire dalle 8 della mattina.
Ebbene, l’avrete letto in giro, questo 1000 numerelli sono andati esauriti nel giro di poche ore, con gente in fila dalla sera del giorno prima.
Del resto, la gente si mette in fila la sera prima per un sacco di ottimi motivi - a seconda delle inclinazioni personali, ovviamente -: concerti dei Pink Floyd, iPhone, qualunque altra cosa vi venga in mente degna di una nottata all’addiaccio.
E online si trovano le foto di quelli che ce provano, come nella foto qui in alto, tratta dallo Star Control (sic) di Repubblica.it (foto di Maurizio Monaci).
Un mestiere che si può imparare addirittura studiando. Studiando i concorrenti delle precedenti edizioni, cercando di trovare il modello da imitare o di scovare gli errori da non ripetere.
Certo, il rischio dietro l’angolo è quello di sparire nel nulla, tornare nel dimenticatoio dopo qualche mese - settimana, nel peggiore dei casi - di ribalta. Bisognerebbe affidarsi a un bravo amministratore, con le idee chiare; bisognerebbe essere in grado di spremere il limone finché contiene al suo interno un minimo di succo.
Tanto, questa povera società che sforna precari e non dà speranze di pensione, una speranza la genera ancora.
La si trova tutta in un numerello, quello che si stringe per partecipare al provino del Grande Fratello. Vi par poco?
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