(Panorama) Un teenager di New York disarmato è stato crivellato da 20 pallottole della polizia ed è morto per le ferite. Il ragazzo, Khiel Coppin, aveva 18 anni.
L’omidicio ripropone con forza il tema della reazione sproporzionata al pericolo della polizia newyorkese. Un anno fa, un giovane di Queens, Sean Bell, era stato crivellato di colpi dalla polizia la notte della vigilia delle nozze. E non era che l’ultimo incidente di una tragica serie: il caso più celebre risale al 1999, quando un immigrato africano disarmato, Amadou Diallo, venne ucciso da 19 pallottole sparate da quattro poliziotti.
Nel caso di Coppin, i poliziotti hanno risposto a una richiesta di aiuto per risolvere una lite familiare a Brooklyn e credevano che il giovane avesse una pistola. Quando hanno finito di sparare si sono però accorti che l’arma altro non era che una spazzola per capelli. Gli agenti che hanno ucciso il ragazzo di Brooklyn erano stati avvisati da sua madre che il figlio avrebbe potuto ucciderli perché “aveva con sé una pistola”.
-
Nessun commento:
Posta un commento