“L’arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare”
(Napoligaypress) In questo libro si racconta la storia di un ragazzo che partì da una cittadina della Pennsylvania diretto nella Grande Mela, dove diventerà in pochi anni l’artista più popolare. Dai graffiti in metropolitana alle mostre nelle gallerie d’arte più prestigiose, dalla scoperta della propria omosessualità alla prematura morte per Aids. Keith Haring raccontato da John Gruen, suo amico più caro.
Ma questo libro è anche di più: per raccontare l’amico Keith, l’autore ha incontrato coloro che lo hanno conosciuto più intimamente, dai familiari, ai critici, agli amici: Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Madonna Brooke Shields. Ci sono poi le parole dello stesso Haring che con semplicità e ironia alterna riflessioni sulla propria arte, ma anche sulla sua vita privata, dall’essere gay, fino all’esperienza della malattia, il virus dell’Aids a causa del quale morì precocemente.
Sullo sfondo la New York degli anni Ottanta: il Paradise Garage e la Factory di Warhol, l’East Village e i suoi figli prediletti: Kenny Scharf, Jean-Michel Basquiat.
Negli anni Novanta, quando la sua vita si stava spegnendo, le sue opere venivano contese per milioni di dollari dalle gallerie e dai musei più prestigiosi del mondo.
Il libro è arricchito da rarissime foto d’epoca.
John Gruen “Keith Haring - La biografia”
Prefazione di Fernanda Pivano. Baldini Castoldi Dalai editore, collana Le Boe
Disponibile da Feltrinelli.
Nessun commento:
Posta un commento