banda http://blografando.splinder.com

mercoledì 7 novembre 2007

Turchia: sesso, cocktail e tabù. Giovane scrittrice fa scandalo.

Selin Tamtekin, 33 anni, è stata ribattezzata il «Salman Rushdie in gonnella». Figlia di un diplomatico, vive a Londra. «Non sono una prostituta».

(Viviana Mazza - Il Corriere della Sera) Occhi chiari fissi sul fotografo, sorriso compiaciuto. Tailleur con generosa scollatura e bicchiere in mano. Selin Tamtekin, figlia di un diplomatico turco, 33 anni, 14 dei quali trascorsi a Londra, ostenta sex appeal e sicurezza dalla pagina del tabloid Daily Mail. Brinda al suo primo romanzo, La figlia del diplomatico turco, appena uscito in Gran Bretagna e di prossima pubblicazione nella sua nativa Turchia. Storia di sesso nell’alta società. Inno all’amore libero tra una giovane turca benestante e tanti uomini, tra cui un padrone di casa e un marinaio, sposati alcuni, e col doppio degli anni pure. A Ginevra, Londra, Istanbul, Islamabad. Il giorno dopo, la stampa britannica la battezza «Salman Rushdie in gonnella».

Eppure nessuno ha scagliato una fatwa contro Tamtekin, né la giovane ha ricevuto minacce di morte. Che possa accaderle è un’idea di un suo amico inglese, William Cash, editore di una rivista per miliardari a Londra. Cash ha dato un party per lanciare il libro di Tamtekin alla galleria Maddox Arts, nell’esclusivo quartiere di Mayfair. «È diventata la Salman Rushdie della Turchia», ha detto. Dopo la rivelazione del suo vero nome in patria (il romanzo è firmato con lo pseudonimo Deniz Goran), «ha dovuto nascondersi », ha incalzato. La stampa britannica ha preso nota e il Times ha titolato: «Sex and the Muslim Girl», il sesso e la ragazza musulmana, paragonandola anche al regista Theo Van Gogh, assassinato in Olanda per il suo film sull’Islam. Tamtekin, laureata in arte allo University College di Londra, fa la gallerista aMayfair e ha tanti amici altolocati. Papà Yuksel è un diplomatico noto in Turchia, proprio come il padre della protagonista del suo romanzo. Lei insiste: «Non è autobiografico».

Ma poi provoca la stampa turca e, come la protagonista del romanzo, dice al giornale Sabah di aver avuto rapporti con uomini più grandi e sposati: «Non suggerisco alle ragazze di fare come me, ma dovevo vivere queste esperienze per maturare». Provoca, ma si lamenta: «La stampa turca ha scoperto chi sono e mi sono ritrovata in prima pagina su tutti i giornali. Mi hanno definita una prostituta dei quartieri alti». Secondo il Times, Tamtekin è stata «derisa» e ha causato «oltraggio» in Turchia. Però il giornalista turco Gokan Eren precisa: «I quotidiani non le hanno prestato così tanta attenzione». Secondo il Times, inoltre, Tamtekin è «la prima donna turca musulmana a pubblicare un libro esplicito sul sesso». Ma ad Eren non risulta: «Da 25-30 anni vi sono giornaliste e scrittrici turche che parlano di sesso, raccontando anche le proprie esperienze. La prima fu Duygu Asena, duramente criticata per La donna non ha nome, ma oggi considerata una grande femminista». «Si sta facendo pubblicità — osserva Emre Kizilkaya sul suo blog Istanbulian —. Funziona sempre con i media occidentali: è il solito trucco dello scrittore novellino mediorientale che vive in Occidente e denuncia la propria cultura».

Tamtekin dice al Times: «In Turchia le donne hanno una vita sessuale, ma fanno in modo che nessuno lo sappia. Non possono parlare di sesso o desiderio per gli uomini». «Dipende. Il sesso è tabù in alcune parti della Turchia, ma non lo è nelle grandi città», afferma Bedri Baykam, autore del romanzo Sex, uscito in Italia e in Turchia. «Nel suo libro non è il solo sesso a fare scandalo, ma il fatto che è figlia di un uomo noto». Il papà, che le ha tolto il saluto, non ha dichiarato se era offeso dal sesso tout court o dal danno alla propria reputazione. Lei però ha subito raccontato alla stampa del litigio protestando: «Eppure è lui che mi ha insegnato che nell’arte non ci sono tabù».

Sphere: Related Content

Nessun commento: