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martedì 6 novembre 2007

Confessioni di un escort: Novecento67... un percorso dentro noi stessi.

(Queerway) Marco è nato in Sardegna. Si è trasferito a Torino dopo il liceo per seguire un amore di giovinezza e per protare avanti i suoi studi. Si è laureato in lingue. Per sei anni ha lavorato come imprenditore, poi ha deciso di cambiare la sua vita e seguire le sue passioni.

Oggi, a 41 anni, il suo lavoro è completamente diverso: escort di professione per scelta.
Ci ha contattato per raccontarci la sua storia e per dare voce ad una sua personale protesta. Lo abbiamo intervistato per sapere di più di lui, la sua professione e la sua protesta.
Ciao Marco. Lasciamo a te di presentarti
Ciao... piacere. Marco, in arte Novecento67. Ho 41 anni, compiuti ad agosto. Nato in Sardegna, sono andato via a 18 anni dopo il liceo scientifico e trasferito a Torino per amore di una donzella e per gli studi universitari: lingue e letterature straniere.

Vivi da solo?
No con mia moglie.
La donzella di prima?
No. Quella si è eclissata dopo 7 anni di convivenza: non riusciva a tollerare più il fatto che non sono monogamo e credo che l'essere umano per natura non lo sia. C'è chi ha il coraggio di riconoscerlo chi no. Ognuno fa le proprie scelte
Hai figli? Tua moglie che fa?
Si, ho dei figli. O meglio, mia moglie ha dei figli del primo matrimonio. Lei è una donna eccezionale. Anche dopo gli eventi più terribili, ha sempre saputo reagire e rimettersi in gioco, aprendo un negozio per darsi una ragione in più per vivere... o sopravvivere. Un negozio di cornici, manifesti d'autore e qualche complemento d'arredo. Un piccolo negozietto, ma carino...

Da quanto tempo lavori come escort?
5 anni, ma full-time solo da 3... Prima facevo tutt'altro: l'imprenditore in un'azienda con 13 dipendenti... Sono stato amministratore per 6 anni: contatti con clienti e fornitori, banche .
Come mai hai smesso di fare quel lavoro?
Aspettavo questa domanda. Tutti trovano sconcertante questa mia scelta. Amavo il mio lavoro ma la burocrazia infieriva sempre di più e poi il mondo dell'industria è un mondo di squali. Stress accumulato a stress... Viaggiavo in pratica tutti i giorni in centro a Torino per la ditta: un inferno.
Gradatamente ho deciso di uscirne prima in parte e poi completamente.
Da 3 anni faccio solo l'escort e sono contento di questa scelta

Qual è stata la ragione per cui hai deciso di fare l'escort? E' per sfuggire dallo stress?
No assolutamente! Come ti ho detto prima non sono mai stato monogamo. Tra l'altro non l'ho mai nascosto. Scegliendo di fare questo lavoro mi sono avvicinato alla mia indole: amo conoscere persone nuove ed interessanti

Quindi è una passione. Come l'hai scoperta?
Anzitutto avrai capito che non arrivo dalla strada e che questo lavoro non è certo l'ultima spiaggia per un disperato. Non è più una questione di fare sesso a go go; non mi ha mai interessato collezionare avventure, scopate, ecc. Ho sempre ritenuto che il rapporto sessuale, nella coppia od occasionale, sia la cosa più naturale e spontanea per l'essere umano. Trovo un po' ridicolo chi sfoggia conquiste come se facesse chissà cosa. Questa mia caratteristica sin da ragazzino, quando forse questo era concesso, mi ha fatto sentire diverso dai miei coetanei. Oggi come oggi meno che mai, la scopata fine a se stessa è di mio interesse. Ho 41 anni, ci sono state anche le cose usa e getta, ma da qualche anno voglio qualcosa di più.
Strano, penserai, andare a cercare questo qualcosa di più in persone che mi contattano per sesso a pagamento. Eppure non è poi tanto strano: pagare o non pagare sostanzialmente conta poco; pagare è semplicemente farsi un regalo motivato da mille ragioni
Ti è mai capitato di fare sesso con un cliente che poi non hai fatto pagare?
No: se non deve pagare lo decido prima, mai dopo. Ricordo una sola volta: una notte intera, la perfezione di un incontro, non c'era bisogno di niente altro. Un momento davvero magico.
Non ti interessano le avventure, mordi e fuggi, e cerchi qualcosa di più.
Ma allora, secondo te, chi è un escort? Ci puoi dare la tua definizione?
Un attimo. Non sono il classico escort! Anzitutto io mi trascino dietro la mia filosofia di vita, la voglia, il desiderio di comunicare qualcosa e contemporaneamente anche ricevere.
Parto da un presupposto: uomini e donne non sanno più amare, non sanno più fare l'amore, ci si è persi, ci si usa. Amare è diventato semplicemente mettere il cazzo dentro un buco, raggiungere l'orgasmo e stop. Una cosa distorta. Ci siamo dimenticati dei nostri sensi...delle mani, della bocca, di tante cose. Io voglio trasmettere questo alle persone: aiutarle a riscoprirsi o per la prima volta accorgersi che ogni millimetro della nostra pelle ci può dare emozioni e sensazioni.
Io la chiamo arte amatoria prendendo spunto dall'antichità.

Gli escort tradizionali, invece, sono quelli da una botta e via?
Non mi sento in definitiva di appartenere a questa categoria. Troppo diversi da me.
Anzitutto la clessidra a scandire il tempo, non un minuto di più. Con me invece si sta anche un'ora in più, senza che l'onorario aumenti.
Si fanno strapagare e un po' mi urta. Danno importanza esclusivamente al denaro, fingono quasi tutti, non gliene frega niente neanche di fare quattro chiacchiere.
Macchine del sesso e basta, dissento completamente.
Solo due o tre colleghi li reputo davvero ok e qualche volta collaboriamo insieme.

Quindi vi conoscente tra colleghi?
Si. Spesso ci si telefona per delle informazioni. Alcune volte se ti chiedono un incontro a tre sei costretto a contattarli. Capendo che non era una situazione che mi poteva interessare ho spesso declinato: le cose a tre si fanno solo se c'è intesa.

Per te, quindi, che cos'è l'amore? E il sesso? in che modo lo trasmetti o lo mostri ai tuoi clienti?
Ti faccio un esempio: se dovessimo incontrarci e dovessimo andare a letto insieme ti proporrei un gioco innocente. Ti lego le mani e ti privo della possibilità di interagire; ti bendo gli occhi, non vedi e puoi solo immaginare; ti chiudo la bocca... non puoi più esprimerti; ti ho levato buona parte dei sensi, quelli fondamentali.
Ora ci sono le mie mani che attraversano il tuo corpo, le sensazioni che provi sono 10 volte superiori a quelle che avresti provato se avessi potuto utilizzare tutti i sensi. In questo modo ti sei concentrato solo sul piacere di quelle mani o della bocca che ti sfiora. Ecco che incominci a capire che c'è qualcosa di più che la scopata, che si può provare piacere anche in altri modi.
Mi piace trasmettere questa cosa: scoprire il piacere non sono all'altezza dell'uccello ma sentirlo a livello cerebrale è una bella cosa.
Quindi ti capita spesso che ti chiedano di non fare sesso ma di far scoprire solo sensazioni?
Si: mi capita. Ci sono dei ragazzi che a volte vogliono solo giocare senza arrivare alla penetrazione.
Voglio ancora aggiungere una cosa a conclusione di questa diversità nell'esercitare la professione: non l'ho mai considerata una forma di prostituzione, pur rispettando chi la esercita.
Il denaro conta relativamente. Avrei bisogno di meno soldi di quelli che guadagno per vivere. Buona parte vanno in beneficenza soprattutto a favore dei bambini.

Quindi guadagni molto?
Direi di si. Poi dipende da quanto vuoi lavorare: puoi arrivare tranquillamente a 10.000 euro mensili. Considera che io lavoro in tutta Italia e qualche volta in Francia, Svizzera, Spagna, .
I tuoi amici sanno che lavoro fai?
Tutti sanno che lavoro faccio moglie, figlia, fratelli, nipoti . solo mia madre è all'oscuro.

Cosa ne pensano?
Vita mia...
Non tollero giudizi a tale proposito. Rispetto tutto e tutti nelle loro diversità e voglio essere trattato allo stesso modo.

Tua moglie come vive il tuo non essere monogamo?
Quando abbiamo cominciato a stare insieme era già al corrente. Lo sapeva da prima, sua sorella è una mia cara amica ed ogni tanto la vedevo in qualche festa di compleanno. Sapeva già queste mie caratteristiche.

Cambio un attimo argomento. Ci racconti la giornata tipo di un escort?
Al mattino chiaramente riposo. Anche se in questo periodo mia moglie mi ha chiesto di darle una mano nel negozio (a tempo perso curo la sua contabilità). Pomeriggio: palestra, piscina, attività sportive in genere. Non lavoro mai al mattino e al pomeriggio capita raramente.
Il lavoro è concentrato al 90% dalle 20 in avanti, in ogni caso a me non piace fare sesso al mattino: sono uno che ha il risveglio lento...
Nella mia giornata, tra l'attività sportiva e il lavoro ci sono i miei hobby, cose comuni: musica, film, fotografia...
Poi devo rispondere alle e-mail, comunicare prezzi, gestire contatti continui anche solo per 4 chiacchiere.
Ho conoscenze sparse in tutta Italia. A volte non riesco a smistare la posta: mediamente ricevo 40 e-mail al giorno. Ho avuto fortuna!
Quindi prima dell'incontro c'è la conoscenza via mail? Cerchi di conoscere meglio chi devi incontrare per capire cosa cerca o solo per conoscere meglio la persona?
Sporadicamente. Di solito dirotto tutti sul telefono: voglio sentire la voce.
Mi rendo subito conto di chi ho davanti, una sorta di sesto senso che affini con l'esperienza.
Sai subito se è un mitomane. Riesco a cogliere subito come è la persona che mi chiama.
Ho messo dei paletti attorno a me ben solidi per evitare di vivermi delle situazioni poco edificanti, e questo attraverso i profili o la pubblicità che mi fanno.
E che tipo di persone ti contattano? Chi sono i tuoi clienti? Ci descrivi il tuo cliente tipo?
Non voglio persone intolleranti o arroganti: non mi da nulla relazionarmi con loro.
Pulizia: un'altra cosa da curare particolarmente.
Poi c'è una cosa che mi infastidisce: se mi chiedono le misure.
Ho creato la pagina hard nel mio sito appositamente per quelle persone che vogliono sapere sapere sapere...
Non ho mai pensato che i centimetri siano importantissimi a meno che non si parli di un minidotato.
Capitava a volte nel passato che fosse la prima domanda che mi facessero: "quanto lo hai lungo?". Mettevo giù il telefono. Anteporre il mio cazzo al mio essere non mi piace. Io sono tutto di un pezzo, cazzo compreso, e mi fa piacere essere considerato nella mia completezza.

Dicevi che ti fanno della pubblicità. Capita spesso che i clienti ti consiglino ad altri?
Si... E in genere la maggior parte restano in contatto...
Il cliente più difficile? L'uomo sposato: il suo continuo conflitto diviso tra sensi di colpa e desiderio...

Insomma, hai dei clienti abituali con i quali hai delle vere e proprie "relazioni"?
Diventano amicizie. Il denaro ha anche questa motivazione: deve esistere una barriera tra me e l'interlocutore, per far capire che di un escort non ci si deve innamorare.
Una cosa che invece non capiscono le donne: molte si innamorano...

Ma ti è mai capitato di innamorarti di un cliente?
Assolutamente no. Ci sono clienti sia uomini e donne che mi piacciono particolarmente e che vederli è proprio una festa, ma non mi sono mai innamorato di nessuno: amo mia moglie.

Hai più clienti uomini o donne?
Dipende dai periodi e dai circuiti dove ti viene fatta la pubblicità. Agli inizi lavoravo esclusivamente per coppie e donne, ma ero in contatto con un privè. Con Internet a volte è capitato di avere per mesi il 70% di clienti uomini, il 20% di donne e il 10% di coppie. Al rientro dalle vacanze di agosto, invece, c'è stato un proliferare di contatti esclusivamente femminili: tutte donne sposate, tra Firenze, Roma e Grosseto .

Si sono stufate delle vacanze con i mariti?
La donna che si rivolge ad un escort ha le stesse motivazioni (all'incirca) di un uomo: spesso è la curiosità, il desiderio di trasgredire, fare con un escort quello che non hai il coraggio di fare con marito o moglie

Quali sono le fantasie più frequenti dei tuoi clienti? Cosa ti chiedono di fare?
C'è una differenza ben precisa tra uomini e donne. Io ho un'immagine pubblica oramai ben definita: a me si rivolgono le persone che sanno di trovare quello che cercano. Ti spiego. Io ho un'indole dominante. Sia chiaro che è un gioco, niente di così sconvolgente.. non mi veniva la parola. Con gli uomini mi piace esercitare questa mia caratteristica e quindi esercitare un soft sado-maso

Quindi sei un master?
Master è già qualcosa di troppo grosso.. ma rende bene il mio carattere. Contemporaneamente però so essere molto dolce. E' un dualismo. Il nostro essere è formato da mille particelle, spesso l'una opposta all'altra. Con le donne non mi viene di istinto di procedere in tale senso: sono più dolce, ma se vedo che la controparte ama spingersi oltre il consueto, fuori dai binari, mi ci inoltro...
Però il punto di partenza come vedi è diverso: la maggior parte degli uomini che si rivolge a me è perché gradisce essere sottomesso fisicamente e psicologicamente. E' una cosa che solo 10 anni fa non avrei mai detto che mi sarebbe piaciuta, ma se fatta con arte, con equilibrio, è un bel gioco...

Ci racconti la cosa più bella che ti è capitata sul lavoro in questi cinque anni?
Sono moltissime. Sinceramente ci sono delle situazioni molto gratificanti. Una mi ha quasi commosso. Un ragazzo di Torino mi aveva contattato e ci siamo sentiti un po' di volte al telefono. Il giorno del suo compleanno voleva regalarsi un incontro con me, perché voleva conoscermi e parlare del mio modo di vedere le cose. Mi disse subito che non era animato da desideri sessuali. E' diventato un mio amico: ogni tanto ci si vede e si va a cena fuori.

E la cosa più brutta che ti è capitata? La più strana o imbarazzante?
Cose brutte pochissime e solo agli inizi. Mancanza di pulizia: questa è una cosa sgradevole. Poi un'altro episodio...
Chiaramente non ho la pretesa di piacere a tutti: sarebbe stupido solo pensarlo. Tre anni fa un imprenditore mi contattò: aveva visto foto e tutto, però al momento che mi vide è successo qualcosa di assurdo. Pensava fossi più alto, il look non era adatto a lui . Girò le spalle e se ne stava andando via...
Guai fare una cosa del genere. Piuttosto mi dici: "Scusami.. ma...". A volte lo faccio anche io con i clienti: ho pure io il diritto di scelta. Ma girare i tacchi senza dire nulla è una cosa mi fece imbestialire. Questo è il mio lavoro, vivo di questo ed esigo, pretendo rispetto.
Non ti piaccio? Ok, nessun problema.
Fai lo stronzo? Non lo tollero: mi risarcisci perché ho perso tempo per venire da te e ho declinato altri impegni oppure ti denuncio sotto la forma di molestie telefoniche.
Queste cose spiacevoli sono avvenute due volte in 5 anni. In questo senso sono stato fortunato...

A proposito di rispetto ... ci hai contattato perché ti è capitata una disavventura. Ce la racconti?
Si tratta del sito di incontri Me2.it. Sono iscritto a quella chat da un anno circa e pago un abbonamento mensile. Non nego che il motivo principale per il quale mi ero iscritto era quello di fare pubblicità al mio sito, non disdegnando tuttavia, quando il tempo me lo permetteva, di cazzeggiare un po' nella chat, cosa che tra l'altro gli altri escort non fanno mai.
Il mio profilo era ok, le foto ok, tutto ok, tranne il numero di cellulare in calce al profilo. Un moderatore mi comunicò che dovevo levarlo e io l'ho tolto subito. Il moderatore in questione, tra l'altro, è un mio sostenitore in questa disavventura.
Per il resto, le fotografie con in sovrimpressione il mio indirizzo e-mail o il link del sito, il link stesso del sito alla fine del mio profilo erano ok. Avevo pure l'autorizzazione ad intervenire in chat lanciando un semplice messaggio del tipo "visita il mio sito web www...". Tutto concordato con i moderatori.
Ultimamente riuscivo a connettermi un giorno su tre ed in risposta mi appariva un messaggio dicendomi che c'erano difficoltà di carattere tecnico, un'altra volta mi diceva che il mio IP era stato bannato . Dopo un mese mi decisi di scrivere allo staff chiedendo spiegazioni e soprattutto perché non mi avevano mai risposto le volte precedenti. Feci una domanda buttandola sullo scherzoso: "Non è che la mia presenza non è gradita?". Con tutta tranquillità li dirottai verso il mio profilo dove comunque a mio parere era tutto quanto a posto e concordato con i moderatori. Due giorni dopo mi telefonano alcuni amici, chiedendomi come mai non ero più presente su me2.
Arrivo a casa, accendo il PC e sulla posta trova una mail di Me2 che mi accusava di pubblicità non autorizzata e di spam. Mandai risposta a qualche indirizzo ma mi tornavano indietro.
Non sopportavo di non avere il diritto alla replica, perlomeno per capire cazzo stava succedendo.
Io mi ero comportato sino al quel momento secondo quanto mi era stato detto: se esistono delle regole mi adeguo, anche se per istinto ribelle mi viene da pensare che esistono per essere infrante.
Dopo breve tempo si è creato un movimento abbastanza vasto di persone che mi conoscono e che hanno cominciato a mandare lettere di proteste per la cancellazione del mio profilo e perché mi fosse dato il sacrosanto diritto di difesa.
Quindi quello che ti da più fastidio è non aver potuto rispondere a quello che vivi come un sopruso?
Diciamo che quella è stata la cosa originaria.. ma poi, quando cerchi nel torbido, vengono a galla altre cose...
Tre utenti si sono autosospesi per protesta, le lettere arrivavano a decine anche alla redazione di gay.it. Nessuno riceveva risposta. Le lettere erano tipo questa qui: "Mi stupisce la Vostra scelta di sospendere il profilo di Novecento67, quando la vostra chat è piena di persone con comportamenti veramente scorretti di tipo intimidatorio, calunnioso, blasfemo e offensivo anche della condizione psico-sessuale altrui. Conoscendo la persona che sta dietro al nick Novecento67, posso dire che avete fatto un grave errore a non dargli la possibilità di correggere quei banali errori riportati nel suo profilo. E' una persona di grande umanità e intelligenza, che mi ha aiutato, senza nessun compenso, a superare paure e sofferenze psico-affettive che mi rendevano la vita di relazione difficile. La cosa ridicola è che punite, in modo troppo deciso e senza diritto di replica, le persone più utili agli altri, mentre la vera spazzatura resta in circolazione impunita. A volte, provare a ripensare alle proprie decisioni è segno di grande intelligenza. Mettetevi in contatto con lui".
Ci sono centinaia di persone che mi contattano, che probabilmente non vedrò mai, che stanno in capo al mondo ma per i quali sono diventato un punto di riferimento: io sono fatto così, è nella mia natura ed è a complemento della mia arte amatoria il piacere di dare qualcosa agli altri, gente sola, in crisi . Mi telefona moltissima gente, c'è una solitudine incredibile e, io tempo permettendo, sono sempre disponibile.
Comunque ritornando al discorso di me: i signori capivano che la questione cominciava a farsi pesante, la gente non demordeva gli faceva anche cattiva pubblicità nei newsgroup. Alcuni volevano costituire una piccola delegazione per andare a parlare a Pisa.
Insomma, alla fine, sono stato contattato dallo staff che mi ha dato il numero di telefono per mettermi in contatto con loro e chiarire le cose: "Mica penserai che ti abbiamo cacciato via perché sei un escort" mi disse al telefono uno degli incaricati. Io gli ho spiegato per l'ennesima volta che tutto quello che avevo fatto si era limitato a ciò che mi era stato detto essere consentito. Non vorrai arrampicarti sui muri e venirmi a dire che alcuni moderatori fanno dei favoritismi e concedono certi favori a chi gli è simpatico! Poi gli ho rimproverato di non essere stato preventivamente avvisato e lui mi ha detto che mi avevano mandato diverse e-mail parlando di questo problema (anche perché si può essere espulsi solo a seguito di richiami).
La cosa strana è che io non ho mai ricevuto né richiami né e-mail. "Avrai mica Fastweb? Sai, succede a molti di non ricevere la nostra posta!".
Nonostante questo ho comunque cercato di essere accomodante e mi hanno detto che mi sarei potuto riiscrevere utilizzando un altro nick e io così ho fatto.
Nel frattempo il moderatore che mi aveva dato il consenso a fare quello che facevo mi ha mandato, per conoscenza, una e-mail che aveva mandato allo staff di me2 dove mi assolveva con piena formula dichiarandomi innocente a tutti gli effetti.
Nella mail si legge:
"900 si rifà alle prime regole (non chiare tra l'altro) della moderazione e tuttora non molto chiare.
Per quanto riguarda gli escort se ben ricordate prima si diceva solo che gli stessi non potevano e non dovevano mettere numeri telefonici sia in chat che nel profilo!!!! Non si parlava di indirizzi internet (inseriti solo in seguito inseriti tra i divieti). Per cui, per quanto mi riguarda, dopo avere chiarito ai tempi il fatto dei numeri telefonici con lo stesso 900, non ho più avuto modo ne di vederlo ne di contattarlo.
Per gli altri, ad oggi, se appaiono in chat e spammano in pubblica provvedo.
Inoltre posso dire che prima di bannare o fare cancellare un profilo di chiunque sia sarebbe opportuno avvertire almeno con un messaggio altrimenti, cosi facendo, diamo l'idea di creare un clima da regime.
Aggiungo poi: rispondete alle e-mail che mandano gli utenti ed ai loro messaggi!"
A questa ne sono seguite altre che hanno aperto una discussione interna allo staff sulle regole e sui vari motivi che possono portare alla cancellazione di un profilo.
Ma non è finita qui. Tra la gente che protestava e che aveva messo nel proprio profilo l'invito alla protesta, ce n'è una in particolare che si è affacciata in tutte le stanze.
Ogni qualvolta che le persone lo contattavano per avere spiegazioni e lui cominciava a raccontare i fatti lo disconnettevano. La persona che veniva disconnessa ogni qualvolta parlava del mio caso lo ha persino scritto nel profilo: la disconnessione - un bavaglio alla libertà di parola.
Conclusione: mi sono riscritto con un altro nick ma voglio chiarezza.

E il nuovo profilo è uguale a quello precedente?
Si. Il mio attuale profilo è uguale a quello precedente ho solo evitato di mettere il link del mio sito e il mio indirizzo e-mail.
Quindi la tua esclusione è dovuta ad un'incongruenza delle regole di me2?
La mia esclusione è dovuta ad una massa di imbecilli che non sanno quello che fanno.

Ci sono altri profili su me2 che rimandano a siti o e-mail di escort?
Giusto ieri ho dato un occhiata per vedere come si comportano i miei cari colleghi e nella stanza di Como ce ne sono almeno de che menzionano il loro sito. Li conosco entrambi telefonicamente.
Loro hanno mai avuto problemi con lo staff?
No. E sono tra gli escort storici e più conosciuti nel nord Italia, presenti nella chat da sempre.

Mi pare di capire, quindi, che alla fin fine dietro questa vicenda non vedi una discriminazione, ma solo il frutto di disorganizzazione? E' così?
Sostanzialmente è così. Almeno nel mio caso. Ma io, a maggior ragione, non devo farne le spese perché pago un abbonamento.
Tuttavia ci sono dei fattori, a mio avviso, molto molto gravi: Il diritto di replica e di difendermi, il diritto di quest'altro utente di parlare di me. Queste sono le cose più gravi, non le disfunzioni. Questo è un atteggiamento da regime. Gli atteggiamenti che una volta erano osteggiati e combattuti dai gay ora sono entrati a far parte della loro mentalità. Mi sono chiesto: è il potere che cambia le menti? Probabilmente si.
Lascia amareggiati ma è così. Lasciamo stare le disfunzioni: capisco che a volte non sia semplice avere tutto quanto sotto controllo.
Però mi viene da chiedermi perché Andy e Lorenzo, i miei colleghi, siano ancora lì.
Ti aspetti delle scuse, di essere riammesso? Cosa ti potrebbe far considerare chiusa la vicenda?
Dovrebbero cambiare alcune regole. Quelle relative alla libertà di espressione. In pratica tutto quello che è stato negato in questa vicenda.
Prima di sospendere una persona questa deve essere interpellata: sono diritti fondamentali in una società democratica. Su questo non transigo, sono disposto a coinvolgere le associazioni più importanti per questa cosa.

Dopo questa vicenda, la tua attività è cambiata in qualche modo? Hai avuto dei danni? O dei vantaggi?
Nessun danno. Neanche vantaggi. Io ho un giro di affezionati che non mi ha quasi fatto accorgere a questa cosa. Credo siano circa 300 persone che almeno una volta all'anno mi chiamano.
Poi ci sono sempre le nuove conoscenze. Insomma non me ne sono neanche accorto.

Ti volevo fare ancora un paio di domande prima di chiudere l'intervista: per quanto tempo pensi che farai ancora questo lavoro?
Ti ho letto nel pensiero. Chiaramente c'è un limite di età, non ho mai quantificato gli anni, presumo ancora tre anni più o meno. Per adesso è un lavoro che mi da molte soddisfazioni, ho conosciuto un casino di persone davvero splendide: è gratificante.
Se la cosa non dovesse essere più di mio gradimento tiro i remi in barca.

Quando smetterai di fare questo lavoro, che programmi hai?
Darò una mano a mia moglie nel negozio. Credo farò questa scelta.

Un'ultima cosa per chiudere: che titolo daresti a questa intervista?
Il titolo? Bella domanda...
Fondamentalmente ho parlato di me, la diatriba con me2 è venuta fuori perché fa parte di me.
La butto lì.
Forse: Novecento67... un percorso dentro noi stessi

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