Continuano le indagini sul presunto omicidio omosessuale di Sondrio.

Il suo assassino in vantaggio sugli investigatori da una decina di giorni.

(Agi) Le mani legate da una cintura da uomo, il corpo interamente sepolto da coperte e lenzuola. La testa colpita almeno una volta violentemente da un corpo contundente, forse un grosso bastone. Sullo sfondo gli ambienti omosessuali frequentati dalla vittima.

Il suo assassino in vantaggio sugli investigatori da una decina di giorni. Le indagini sull'omicidio di Riccardo Belotti, maestro di sci 65enne trovato privo di vita nel suo appartamento in localita' Sacco di Cosio Valtellino (Sondrio), una frazione che conta circa 200 abitanti, sembrano muoversi verso una precisa direzione anche se non viene esclusa nessun'altra ipotesi come fa notare il Procuratore capo Gianfranco Avella, che si occupa dell'indagine con il sostituto Lucrezia Cirillo.

Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, e' stato trovato sul divano del salotto, vestito, da alcuni suoi parenti nella tarda mattinata di ieri. L'ultima volta che e' stato visto in giro risale al 27 ottobre scorso e a quel giorno potrebbe risalire la sua morte, cosi' come ha stabilito l'esame autoptico svolto nel pomeriggio di ieri. Riccardo Belotti viveva solo in una villetta a due piani, mentre la madre si era trasferita in tempi piuttosto recenti a Delebio. Altri parenti, invece, abitano poco distante: ieri mattina insospettiti non solo per la prolungata assenza del congiunto, ma anche dall'assenza dell'auto che da giorni non era parcheggiata al solito posto, hanno deciso di entrare in casa

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