(TgCom) E' stata chiesta la destituzione (cioè niente più insegnamento) per il professore che, per cinque giorni consecutivi, nella scorsa primavera, si presentò in classe in abiti femminili. Il fatto, accaduto all'istituto alberghiero di Cervia, era stato documentato da immagini circolate poi su internet. Ora, l'ispettore provinciale scolastico del Ravennate ha chiesto che il docente non eserciti più.
L'insegnante, Vincenzo Di Grazia, era stato sospeso in via cautelare solo dopo il clamore mediatico suscitato a dicembre dalla pubblicazione della notizia.
La discussione del procedimento disciplinare che lo riguarda si è svolta a Roma dove la decisione finale è tuttavia slittata per le eccezioni (preliminari e pregiudiziali) sollevate dall'avvocato della difesa, Nicola Montefiori.
Le accuse: abiti femminili, carattere irascibile, molestie, ingiuria a una collega
La richiesta di sospensione dall'insegnamento del docente da parte dell'ispettore è avvenuta dopo averlo interrogato per circa un'ora. La commissione disciplinare ha valutato non solo il travestimento definito destabilizzante per gli studenti, ma anche il materiale raccolto durante un'ispezione fatta tra fine dicembre e inizio gennaio. Secondo le testimonianze raccolte in quell'occasione tra insegnanti, alunni e bidelli, il professore sarebbe risultato incompatibile con l'insegnamento in quanto persona molto irascibile. Per questo era stato trasferito in regime di sospensione in un istituto tecnico di Rimini con il 50% dello stipendio. Il materiale raccolto è stato anche inviato alla procura di Ravenna che ha aperto un fascicolo per molestie e l'ha condannato per decreto a cinque mesi e 10 giorni, pena convertita in 6.080 euro di ammenda. Il difensore di Di Grazia si è opposto al decreto e ora si attende o l'archiviazione o il giudizio. A carico del docente c'è anche una denuncia per ingiuria da parte di una collega, fascicolo che sarà esaminato dal giudice di pace.
Il professore: "una provocazione" e "aggredito da studenti"
Di fronte a queste accuse, l'insegnante ha fornito una propria versione dei fatti. L'abbigliamento, a suo avviso, non sarebbe strettamente femminile: jeans attillati, maglia da donna, cerchietto e stivaletti. E sarebbe stato scelto come provocazione per la poca considerazione rivolta alle materie letterarie nella scuola. Di Grazia ha anche affermato di essere stato aggredito da due studenti a schiaffi e colpi in testa solo per averli richiamati.
L'avvocato difensore Montefiori ha annunciato un esposto contro il preside della scuola per abuso di atti d'ufficio e ha contestato due aspetti: che il procedimento disciplinare non sia stato affidato alla magistratura in sede penale come prevede la legge; e che la sospensione inflitta al suo assistito sia stata troppo lunga (un anno quando la normativa stabilisce al massimo 40 giorni). Il Video.
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