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sabato 15 dicembre 2007

Proposta. Il giorno delle elezioni facciamo il Gay Pride.

(Quattro e gli alberi in lontananza) Schiacciati tra un Pd imbarazzato e una sinistra che di noi vuole fare una bandierina, rischiamo di fare il terzo attore di questo giochino politico perverso.

Se il PD vuole spostare l’asse del suo equlibrio verso destra, calcolando che chi ha a cuore il tema della laicità dello Stato comunque voterà a sinistra, sbaglia i conti.

Se la Sinistra radicale, massimilista o sinistra e basta, crede che basti alzare la voce nei momenti di voto delle questioni delicate, sbaglia i conti. Li sbaglia perchè è stato proprio Russo Spena (RC) a inserire il riferimento al Trattato di Amsterdam sulla questione dell’omofobia, sapendo che era un’imprecisione. Un errore. Adesso cosa fa, la sinistra?Accetta la promessa che di omofobia si parlerà poi. Come dei Dico, dei Cus, o di qualsiasi altra cosa ci riguardi. Accetta che ogni cosa che ci riguarda venga procrastinata. Quando avrebbe tutta la forza politica per ottenere almeno uno duro scontro politico.

Sbagliate tutti.

Perchè noi, il giorno delle elezioni, noi potremmo organizzare il Pride e fare mancare qualche centinaio di migliaia di voti e chi perderebbe le elezioni sarebbe proprio il centro sinistra.

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