(TGCom) Dopo la sfida "fratricida" tra Marco e  Simonetta, vinta da quest'ultima, Marco deve  scendere in pista per difendere il suo banco da cantante titolare. Il cantante  sardo entrà in studio accolto da un boato di applauso. Bordate di fischi invece  per Paolo, lo sfidante. A giudicarli c'è il cristico musicale  Marco Mangiarotti. Si parte con un brano inedito di Federico  Angelucci: Amore e mistero. 
Nonostante la raucedine, riscontrata anche dai medici, Marco sfodera una  prova di personalità, dopo le indecisioni degli ultimi giorni. La prova di Paolo  è altrettanto buona.
Si passa al secondo brano: I don't want miss a thing degli  Aerosmith. Marco commette qualche errore, mascherato dalla sua  splendida voce. Per Paolo un inizio stentato, ma poi si riprende alla grande e  chiude in crescendo.
La sfida è equilibrata. Mangiarotti ha bisogno di ascoltare i rispettivi  cavalli di battaglia per prendere una decisione.
Parte Marco con It Ain't Easy di Ricky Fantè. Il  cantante sardo dà prova del suo talento. Beppe Vessicchio  appare soddisfatto e sorride sotto la folta barba. Paolo porta Ancora,  brano storico di Luciano De Crescenzo. La sua esibizione è  tecnicamente valida, ma nulla di entusiasmante.
Marco Mangiarotti premette che il suo giudizio è legato  strettamente al gusto personale ed alle sensazioni che gli sono state trasmesse.  Paolo canta bene, ma non gli trasmette nulla di nuovo, di già  ascoltato. La sua esibizione è per lunghi tratti banale. Marco,  invece, è molto più intrigante, nonostante i numerosi errori commessi.
Il giornalista opta dunque per il talento sardo, al quale però consiglia di  seguire maggiormente i consigli ed i rimproveri degli insegnanti, che hanno  ragione a pretendere maggior impegno durante le lezioni e le prove.
Un boato di gioia scoppia tra il pubblico. Paolo ci resta  male. Accetta il verdetto, ma ammette di non condividerlo.  Mangiarotti allora gli spiega che in passato ha stroncato album  di cantanti molto più bravi ed esperti di lui. "A me non piace come canti.  Sei bravo, ma banale", taglia corto il critico. Paolo accusa il colpo.  Quindi Mangiarotti torna sui suoi passi e si scusa per i toni usati nei  confronti del ragazzo.







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