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sabato 15 dicembre 2007

Capello è il nuovo coach dell'Inghilterra ma c'è già chi si lamenta per l'ingaggio.

La nomina ufficiale di Fabio Capello a c.t. dell’Inghilterra (la conferenza stampa di presentazione sarà lunedì), ma soprattutto il faraonico contratto (4,8 milioni di sterline l’anno, pari a 6,7 milioni di euro, con un ulteriore bonus in caso di vittoria del Mondiali) siglato dal tecnico italiano, occupano le pagine sportive dei giornali inglesi, al pari della doppia sfida di domani in Premier League (Liverpool-Manchester United e Arsenal-Chelsea). Il titolo più incisivo è del Daily Mirror che, con il provocatorio “CAPE££O” (con il simbolo della sterlina al posto della “L”), racchiude il pensiero di un’intera nazione “ti abbiamo pagato un occhio della testa, ora facci vincere i Mondiali”. Dal canto suo lui ai microfoni Rai comunica che: “La panchina dell’Inghilterra sarà l’ultima della mia carriera. sarebbe davvero carino finire in questo modo. Quello che mi aspetta sarà comunque un lavoro complicato perché dovrò studiare molto di più che se allenassi una squadra di club. So che c’è grande attesa, ma penso che io e il mio team raggiungeremo grandi traguardi”.

E magari anche i successivi Europei, visto che l’accordo scade ufficialmente nel 2012, anche se, come ha sottolineato L’Independent, nell’estate del 2010 Capello e la Football Association si rivedranno per negoziare il successivo biennio: un escamotage voluto da entrambi, per evitare al tecnico di restare vincolato all’Inghilterra in caso di insuccesso e alla FA di svenarsi per pagarlo fino alla fine dell’accordo (o magari garantirgli una sontuosa buonuscita, modello Eriksson). Nel caso in cui, però, gli dovesse riuscire la doppietta Mondiali-Europei, l’allenatore di Pieris e il suo staff si porterebbero a casa oltre 30 milioni di sterline (più di 42 milioni di euro). Una cifra record, che lo trasformerebbe nel commissario tecnico più pagato di tutti i tempi.

Anche il Times punta dritto sull’entità del salasso pagato dalla Federazione a Capello e al suo staff. E proprio la squadra dell’italiano sarebbe l’oggetto del contendere per molti commentatori, perché, al di là del costo esorbitante, l’idea che non vi sia nemmeno un inglese al suo interno non piace proprio a nessuno. Per la verità, sempre il Times ipotizza che, insieme a Galbiati, Neri, Baldini e Tancredi ci possa essere anche uno fra Stuart Pierce (allenatore dell’Under 21) e Alan Shearer, e lo stesso sostiene il Telegraph, che, dopo aver dato ampio risalto anche ai nemici italiani di Capello in un lungo elenco che spazia da Roberto Mancini a Roby Baggio, aggiunge alla lista dei papabili alla corte di Don Fabio anche i nomi di Tony Adams e David Platt. Altri giornali, fra cui il Sun, sono, però, assai meno convinti di questa eventualità. Non a caso, il tabloid titola “Fab 1 – FA 0”, spiegando senza tanti giri di parole che il tecnico ha vinto su tutta la linea, riuscendo ad imporre non solo la sua richiesta economica, ma anche quella tecnica.

Di conseguenza, per una faccia “made in England” non ci sarebbero né spazio né, tantomeno, soldi. Lo stesso Sun è andato poi a spulciare nella vita del nuovo ct: nell’articolo, pieno zeppo di foto d’epoca del giovane Fabio, si racconta che il padre Guerrino (morto 15 anni fa) era tifoso dell’Inghilterra e che è sopravvissuto agli orrori di un campo di concentramento nazista. Tornando alla diatriba legata allo staff, il Daily Express parla esplicitamente di una “guerra civile” all’interno della FA, mentre il Daily Mail usa toni più morbidi, ma che lasciano comunque intendere l’esistenza di una frattura dentro Soho Square. A detta dei due giornali, infatti, le imposizioni del tecnico e il comportamento eccessivamente conciliante tenuto dalla stessa FA avrebbero fatto andare su tutte le furie il vice-presidente Sir Dave Richards, che si sarebbe rifiutato di appoggiare la nomina dell’italiano e della sua squadra e di prendere parte alla conferenza stampa. “Non è questo il modo di fare”, avrebbe commentato Richards.

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