La Camera dei deputati ha appena approvato il progetto di legge che ora torna al Senato, dove aveva già ricevuto un primo sì nel 2006.
“Come legislatori abbiamo sentito la necessità di ampliare i diritti dei cittadini riconoscendo la diversità. Consideravamo ingiusto e discriminatorio che la legge proteggesse determinate opzioni e non si adeguasse alla realtà”
ha spiegato il deputato Diego Cánepa, primo relatore del progetto. In base alla legge, le coppie che convivono da almeno cinque anni avranno gli stessi diritti delle coppie sposate, eccetto la possibilità di adottare bambini. E ovviamente la legge non fa distinzione tra conviventi eterosessuali e omosessuali. Alla Camera ha votato compatta tutta la coalizione di sinistra al governo, mentre i conservatori si sono opposti. Anche la chiesa cattolica ha espresso la propria contrarietà al progetto, ma evidentemente lì non hanno la Binetti in Parlamento.
Certo non si può parlare di matrimonio gay o di piena uguaglianza, ma è sempre molto di più del nulla e dei calci in faccia che subiscono gay e lesbiche in Italia.
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