(Raffaele Barki – Resistenza laica) Cari amici, vi sembrerà ripetitivo, ma ogni giorno ottengo conferme della  assoluta attualità del tema proposto. Allora partiamo dal fatto noto a tutti.
Il Ministro della Giustizia elabora un progetto di legge che  renderebbe reato ogni atto di discriminazione religiosa anche attraverso  l’uso improprio della parola. Fatto sacrosanto e addirittura tardivo poiché le  libertà di culto e di pensiero sono costituzionalmente sancite ed è ovvio che  disattendere la Costituzione dovrebbe dare automaticamente corpo ad un reato e  ad una conseguente sanzione. Queste libertà sono tra l’altro alcune delle  numerose ed intoccabili libertà individuali, come quella sessuale.
La  sinistra della coalizione propone di inserire quindi anche questa nel disegno di  legge e chiede in sintesi che, così come deve essere considerato un reato dire  sporco ebreo, lo sia anche dire a qualcuno lurido culattone o  brutta lesbicaccia.
Perchè no? Perché il Papa, dall’alto della sua  infinita carità cristiana, ritiene che gli uomini non siano tutti uguali  davanti a Dio e che offendere gli omosessuali non debba essere giuridicamente  equiparato ad offendere un religioso od un credente ed emana quindi un editto  col quale impone ai parlamentari cattolici di non lasciare assolutamente passare  questa bestemmia.
È semplicemente vergognoso, ma l’aspetto positivo è  che potrò dare del culattone al mio parroco senza essere perseguibile.  Questa omofobia della Chiesa mi ricorda tanto la storia vera, passata  anni fa alla cronaca, di un ragazzo che andava in giro a picchiare gli  omosessuali perché aveva un fratello che lo era e di cui si vergognava  moltissimo. Torniamo a bomba al problema: la sinistra propone ed il Papa  dispone, al punto che, se si insisterà sulla questione, Mastella è pronto a far  cadere il Governo.
La ripetitività sta nel dover ribadire ancora una  volta che se non riusciremo a garantire la nascita di una compagine laica  e di sinistra degna di menzione, non riusciremo a tutelare neanche i più  elementari principi di uguaglianza ed i basici diritti dell’uomo in questo Paese  che, purtroppo, ha avuto la maledizione di vedere insistere nel cuore dei propri  confini lo Stato Vaticano.
raffaele@unasinistrauna.com
Alle Europee con lo sbarramento al 5%. Barricate da sinistra.
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(Panorama) Liste bloccate, con parità di genere, sbarramento al 5% e dieci 
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