Siviglia, la foto scattata durante una processione della Confraternita de la Sed.
Il 21enne David Ruiz finito sul calendario romano 2008: «Avrei preferito che mi chiedessero il permesso».
(Il Corriere della Sera) Per essere bello, è bello. Per essere devoto, è devoto. Per essere fotogenico, è fotogenico. Peccato che non sia un prete. Ma un agente immobiliare. E siccome in Spagna il calendario romano 2008 del fotografo Piero Pazzi è stato accolto come una carrellata di "curas guapos", i top model maschili del Vaticano, la notizia che padre Marzo si dedichi alla compravendita di appartamenti, a Siviglia, ha fatto un certo scalpore.
SCATTATA IN PROCESSIONE A SIVIGLIA - Il più sorpreso è lui, il ventunenne David Ruiz Suaréz che, rispetto all’immagine in cui lo si vede in tonaca e crocifisso sul petto, ora indossa giacca e cravatta e sfoggia un pizzetto sul mento: «Non capisco come sia potuto accadere – spiega, più divertito che indignato -, sono stato confuso per un sacerdote forse per via della tonaca, che è quella della Confraternita de la Sed, e perché la foto è stata scattata in processione. Non me n’ero accorto e avrei preferito che mi fosse stato chiesto il permesso prima di inserirla in un calendario». Però riconosce i vantaggi, poco ecclesiastici, della diffusione della sua immagine in 40 mila esemplari, alla pagina di marzo, tra i volti più attraenti della Chiesa: «Per ora non ho una fidanzata. Speriamo che ora la mia popolarità tra le ragazze aumenti».
«NON È IL PITTORE CHE FA SACRA L'ICONA» - Non era esattamente questo lo scopo del fotografo veneziano, che rimpiange di non avergli potuto chiedere il permesso prima di stamparlo nel calendario: «Ma non si può interrompere una processione per chiedere nome e cognome ai partecipanti e io ho colto l’attimo durante la processione della Settimana Santa, due anni fa a Siviglia: la bella luce, i capelli con la brillantina, la torcera, la gelosia sullo sfondo. Sapevo anche che il ragazzo della foto non è un prete, ma un laico, un accolito della Confraternita de la Sed – garantisce Pazzi -. Il punto è che questo non è il calendario del Vaticano, ma una guida per i turisti a Roma. E non è nemmeno una rassegna di sacerdoti belli. Come recita un detto spagnolo: non è il pittore che fa sacra l’icona, ma chi la venera».
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