Lo yogurt è diventato nel frattempo una pomata. Non si spalma, si ingerisce, ma fa lo stesso effetto, liscia la pelle. Perché è un concentrato di antiossidanti che una storica marca ha fatto tirar fuori in due anni di ricerche a un team di nutrizionisti e dermatologi.
Stesso destino per i cereali: hanno appena inventato quelli al betaglucano, una sostanza tratta dall’avena che cattura i grassi in eccesso nell’organismo (in pratica, aiuta a ridurre il colesterolo). E persino pane e biscotti sono diventati “medicine buone”. Una nota marca di pasta ha creato un’intera linea di prodotti con l’aggiunta di tanti tipi di sostanze: probiotici che aiutano a ricostituire l’equilibrio della flora batterica per rinforzare le difese immunitarie, ingredienti attivi che riducono i livelli di colesterolo e trigliceridi ed evitano rischi al cuore, antiossidanti che contrastano l’azione dannosa dei radicali liberi in eccesso e rallentano l’invecchiamento cellulare.
Insomma, il limite tra un buon pasto e l’asettica assunzione di sostanze benefiche sta sbiadendo sempre di più. Fino all’assurdo. Il cibo goduria per eccellenza, simbolo di peccato dei sensi, il cioccolato, è diventato Chocopirina, un blister di pillole che fa il verso a un noto farmaco antipiretico. L’hanno inventato i creativi di Eurochocolate per evidenziare le proprietà antitrombotiche ed energetiche del flavanolo (sostanza del cioccolato) e, nel frattempo, arricchirlo di vitamine.
Insomma, dopo decenni di cibo spazzatura, e di farmaci e interventi chirurgici per riparare ai danni, si riscopre il connubio cibo-salute. E diventa una moda. Che, speriamo, non tralasci il gusto.
-
Nessun commento:
Posta un commento