Provincia, Comune e Arcigay organizzano il 29 novembre un incontro con esperti e testimonianze sulla discriminazione dei sieropositivi e il riaffermarsi del sesso non protetto e la proiezione del film “Giorni” di Laura Muscardin, storia di un amore contro l’Aids.
(Prono) Nuove campagne nazionali di informazione e sensibilizzazioni e nuove iniziative rivolte ai giovani e non solo per prevenire la diffusione del virus Hiv che purtroppo sta aumentando in Liguria, e per vincere le discriminazioni che colpiscono le persone sieropositive. Le hanno chieste “perchè bisogna rompere il troppo silenzio sui drammi dell’Aids seguito all’incessante attenzione e preoccupazione di qualche anno fa” la vicepresidente della Provincia di Genova Marina Dondero e l’assessore alla cultura Giorgio Devoto presentando con Francesco Serrali di Arcigay le iniziative organizzate dall’associazione che si svolgeranno a Genova il 29 novembre, con il sostegno di Provincia e Comune e il patrocinio dalla Regione, per la giornata mondiale di lotta all’Aids. Le iniziative affrontano temi di dura e concretissima realtà, come la discriminazione delle persone sieropositive sia dentro che fuori dalla comunità “LGBT” (lesbica, gay, bisessuale e transgender) e lo sconsiderato riaffermarsi del sesso non protetto (il “bareback”), ormai la prima via di trasmissione per l’Hiv, di cui si discuterà alla sala Barabino del Teatro della Gioventù di via Cesarea giovedì 29 alle 17 nell’incontro pubblico con Pigi Mazzoli, giornalista del mensile di cultura omosessuale Pride, sieropositivo dal 1985 e in cura contro l’Hiv dal 1993, e Uber Sossi, pedagogista, analista ed esperto di studi di genere e della sessualità e di prevenzione giovanile. La seconda iniziativa della giornata sarà la proiezione (alla sala Sivori di salita Santa Caterina alle 21) del film “Giorni” della regista Laura Moscardin, storia di un amore contro l’Aids raccontata attraverso la vita, la malattia e i sentimenti di una coppia omosessuale con un partner sieropositivo. “Siamo molto felici che la Provincia e il Comune sostengano le nostre iniziative – ha detto Francesco Serrali – perché far conoscere, informare e sensibilizzare sui problemi dell’Aids è fondamentale per la prevenzione della malattia che i farmaci antivirali possono solo tenere sotto controllo, ma non guarire e anche nella nostra associazione ci sono iscritti che nascondono la testa per non vedere”. L’impegno per la lotta all’Aids, quindi “non si può esaurire in una giornata - dicono Marina Dondero e Giorgio Devoto - ma deve dare impulso a nuove iniziative nazionali di prevenzione che a partire dagli studenti e dai giovani si rivolgano a tutti, informando sul virus Hiv, sulle possibilità e le modalità di contrarre la malattia, e sulla necessità che la sessualità, per essere davvero libera, sia consapevole e protetta”.
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