Costretta ad un rapporto sessuale nei bagni di un grande centro commerciale «Ci eravamo lasciati ad agosto, ma lui non si era rassegnato».
(La Stampa) Ha stuprato l’ ex fidanzata nel bagno di un grande magazzino dell’ hinterland torinese, poi, prima di andarsene, le ha detto in modo sprezzante: «Ho fatto quello che dovevo fare, ora possiamo lasciarci». È stato arrestato poche ore dopo dai carabinieri.
È accaduto nel centro commerciale della Bennet di Settimo Torinese, un centro a nord di Torino, dove la giovane, che ha 19 anni, lavora come dipendente in uno dei negozi del centro commerciale. Dopo la violenza ha denunciato il fatto ai carabinieri. Ha raccontato che ieri pomeriggio, verso le 14,30, durante la sua pausa per il pranzo si è presentato il suo ex fidanzato Marco Lapiccirella, di 23 anni, nato a Chivasso (Torino) residente a Settimo Torinese, che ha covato per mesi la vendetta. «Ci eravamo lasciati ad agosto, ma lui non si era rassegnato e mi seguiva, mi telefonava», ha detto la giovane.
Nel grande magazzino Lapiccirella ha trovato la ragazza in un’area in cui non c’ erano altre persone, l’ ha minacciata e costretta a seguirlo in uno dei bagni. Lì l’ ha violentata. Poi le ha detto la frase offensiva e se n’ è andato. Una collega di lavoro l’ ha vista uscire dal bagno sconvolta e l’ ha aiutata. La ragazza si è rivolta ai carabinieri della Compagnia di Chivasso, cui ha raccontato l’ aggressione.
Il comandante, capitano Dario Ferrara, ha immediatamente organizzato le ricerche dell’ uomo che però è stato rintracciato solo in serata, alle 21.30, quando ha fatto rientro nella sua abitazione, dove c’ era ad attenderlo, appostata, una pattuglia. La ragazza è stata portata nel reparto ginecologico dell’ ospedale Sant’ Anna di Torino ed i medici hanno accertato la violenza subita. Marco Lapiccirella - hanno successivamente precisato i carabinieri - non ha precedenti per droga, ma per minacce e ingiurie.
L’ aveva denunciato, all’ inizio dello scorso anno, proprio l’ ex fidanzata. Fra i due comunque il rapporto sembra sia proseguito, pur in modo burrascoso. Poi, stanca del carattere aggressivo del giovane, la diciannovenne 15 giorni fa gli aveva detto: «Non mi cercare più. Non esisto più per te». Poi, l’epilogo e l’aggressione.
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