(River-blog) Qualche giorno fa, a Ravenna, c’è stata la prima “concreta” uscita del Pd sul tema delle unioni di fatto: disastrosa. Il partito dei democratici, infatti, di fronte ad un ordine del giorno sull’istituzione del registro delle Unioni civili, si era spezzato, con liti e astensioni.
Qualcosa di analogo è successo poco fa, a Roma. Uno dei maggiori esponenti del Pd romano, infatti, ha annunciato “che voterà contro la delibera che vuole istituire il registro anche a Roma”. La scusa, pardon, la spiegazione? “Perché questo genere di questioni vanno affrontate in altra sede”. Ovvio.
Ormai ai gay rimarrà solo l’astensione.
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