(Adnkronos) - “Sarebbe stato un pranzo domenicale coi fiocchi: sorella, mamma, papa’ e pure la zia Ester, 80 anni, zitella nonche’ dama di San Vincenzo, riuniti davanti al piatto di portata, con una bella gallina fumante. La notte prima non ho dormito”. Cosi’ il direttore di “Chi” Alfonso Signorini, in un’intervista a “Panorama”, nel numero in edicola da domani, racconta come ha detto alla sua famiglia di essere gay: “Mamma, convivo con una persona. E’ un uomo. Si’ sono gay. E’ una persona straordinaria. Lo amo e lui mi ama”.
“Parlai tutto d’un fiato -ricorda Signorini- e mi fermai solo quando fini’ la saliva. Ricordo ancora il silenzio che segui’, e le persone intorno, immobili, davanti alla gallina fumante come nel fermo immagine di un film. Poi mio padre se ne usci’ in dialetto:’Mi, l’avevi sempre di” (Io l’avevo sempre detto) e attacco’ con gallina e mostarda”.
“Inutile dire che da allora la mia vita e’ migliorata immensamente -confida Signorini- papa’, quel mitico papa’ dalla battuta fulminante non c’e’ piu’. Nei confronti di mia mamma e mia zia mi sembra di essere piu’ onesto. E il mio compagno e’ stato adottato. La sera la mamma mi fa sempre la stessa domanda:’ Che gli hai preparato da mangiare?’ nel suo immaginario probabilmente -conclude Signorini- sono una casalinga disperata”.
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