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giovedì 22 novembre 2007

I cattolici inglesi in cerca di una scappatoia per permettere l'adozione alle coppie gay.

I vescovi del Regno Unito in cerca di una soluzione con il governo perché esoneri le agenzie cattoliche dall’applicare la legge che permette l’adozione alle coppie omosessuali.

(Radio Vaticana) I vescovi dell’Inghilterra e del Galles hanno incoraggiato le agenzie d’adozione cattoliche ad accettare i finanziamenti pubblici offerti dal governo Brown per il 2008, nonostante permangano le obiezioni della Chiesa alla Equality Act, la nuova legge contro le discriminazioni che permette le adozioni anche alle coppie omosessuali. L’Esecutivo si è detto disponibile a concedere un finanziamento limitato di 20 mila sterline a ciascuna di queste agenzie, in attesa di trovare una soluzione che permetta di evitare la loro chiusura alla fine del 2008. Questo è infatti il termine ultimo fissato per l’adeguamento alla nuova normativa, entrata in vigore lo scorso aprile nonostante la forte opposizione della Chiesa che ha minacciato di cessare ogni attività nel settore. In una dichiarazione diffusa nei giorni scorsi i vescovi britannici affermano di apprezzare il gesto di apertura del governo e hanno chiesto alle agenzie cattoliche di approfittare di questo periodo per trovare un modo per “conciliare i requisiti morali e dottrinali della Chiesa con le nuove disposizioni”. Da parte loro, essi riaffermano “l’impegno della Chiesa a fare il possibile per trovare una soluzione adeguata a questo complesso problema”. Le agenzie cattoliche di adozione nel Regno Unito, una dozzina in tutto, provvedono ogni anno a dare una famiglia a circa 250 bambini sui circa 4 mila da adottare. Stando alle statistiche, nel Paese le adozioni sono diminuite del 13 per cento, nonostante il governo di Londra puntasse ad una crescita del 50 per cento. (L.Z.)

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