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venerdì 2 novembre 2007

The Bourne Ultimatum, è l’ora della resa dei conti.

(Panorama) Senza identità, addestrato per uccidere, sfuggito al controllo di chi lo ha pilotato e per questo da uccidere. Jason Bourne, l’uomo senza memoria che pian piano ha ricostruito i tasselli del suo passato, torna, e questa volta per chiudere i conti. Il terzo capitolo della trilogia di successo, The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo, dal 2 novembre è nelle sale italiane. Ovviamente c’è sempre lui, Matt Damon (Oscar come sceneggiatore per Will Hunting - Genio ribelle, 1997), a interpretarlo. L’attore che fa dormire sonni beati a chi investe su di lui e che moltiplica per 29 ogni dollaro di cachet che riceve, quasi il triplo rispetto a star come Tom Hanks, Tom Cruise e Will Smith. Secondo il Forbes Magazine, infatti, il bel talentuoso di Hollywood ha il miglior riscontro al botteghino in base allo stipendio.

Dopo The Bourne Identity del 2002, in cui il protagonista cercava di scoprire chi fosse, e The Bourne Supremacy del 2004, in cui esigeva vendetta per quello che aveva subito, ora Bourne sta tornando a casa. E si ricorda tutto. Qui il trailer (da Youtube):

La Treadstone, l’operazione top-secret che ha creato questo super assassino, è ormai defunta. È stata ricostituita come programma Blackbriar del Dipartimento della Difesa, con una nuova generazione di killer addestrati. Per loro Bourne è una minaccia difettosa da 30 milioni di dollari che deve essere eliminata una volta per tutte. Per lui, loro sono l’unico legame con una vita che ha tentato invano di dimenticare.

Non avendo più nulla da perdere, utilizzerà ogni sottile tecnica acquisita durante il suo addestramento e ogni tipo di istinto che ha affinato nel frattempo per perseguire i suoi creatori e porre fine al tutto. La sua ricerca lo porterà da Mosca a Parigi e da Madrid a Londra e a Tangeri. Per terminare a New York, dove tutto ha avuto inizio.

Alla regia ancora Paul Greengrass, che dice di Damon: “Matt è impeccabilmente accurato. C’è qualcosa in lui che fa capire al pubblico che è un personaggio positivo. È uno straordinario interprete di ruoli oscuri. Il suo personaggio esprime questo desiderio di essere dalla parte dei giusti che arriva subito al pubblico, particolarmente ai giovani”.

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