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martedì 18 dicembre 2007

Bologna. Casini accelera sull´anti-Cofferati. "Non c´è solo Guazzaloca in grado di far meglio del Cinese".

Tour del leader Udc. "Sentiti i commenti che girano in città, se fossi nel sindaco prima di ricandidarmi ci penserei".

(Andrea Chiarini - La Repubblica, edizione di Bologna) Per la prima volta l´Udc, partner "storico" della lista civica, non indica più nel solo Giorgio Guazzaloca il candidato unico per il centrodestra alle elezioni del 2009 (o prima in caso di voto anticipato). E´ il leader della Vela Pier Ferdinando Casini, il giorno dopo lo show in piazza Galvani di Silvio Berlusconi, a spiegare che «certamente ci sono molti nomi in condizione di essere degli ottimi candidati. E´ il momento che comincino a evidenziarsi». Casini parla prima a Pianoro a un pranzo con i suoi elettori, poi in San Domenico alla messa dedicata al ricordo di Giovanni Elkan, figura di spicco della Dc scomparso dieci anni fa. Guazzaloca, presente a entrambi gli incontri, scalda ancora i cuori del popolo Udc. Casini ha per lui parole che vanno oltre l´affetto. «Nel bene e nel male noi siamo la tua armata» lo saluta riconoscendogli tutto il merito di una vittoria elettorale passata alla storia come «la caduta del muro rosso». Quindi la ridiscesa in campo dell´ex sindaco resta al momento per l´Udc l´ipotesi più suggestiva, capace di tenere insieme un blocco di centro e - è la speranza dei casiniani - pure di pescare tra i delusi del Cinese. «Se fossi in Cofferati - avverte il leader Udc - dopo quel che sento dire in giro per Bologna ci penserei due volte prima di ripresentarmi. La partita di giocherà sul tema del degrado e della sicurezza e non credo che illustrare i progetti di grattacieli - che potranno piacere alle cooperative e ai costruttori privati - possa avvicinare quest´amministrazione ai problemi dei cittadini». Fin qui la critica al centrosinistra. Ma è sull´alterativa che Casini si sofferma ancora per dire che per l´anti-Cofferati «ci sono anche personalità che hanno già governato o che ricoprono in città ruoli di primo piano. Questa città ha bisogno di amore». Il punto è che - viste le difficoltà della giunta e il rischio di elezioni comunali anticipate - occorre che le eventuali candidature alternative a Guazzaloca «si facciano avanti». I nomi? «Ci sono tante disponibilità - insiste Casini - ma indicarle oggi alla stampa e alle televisioni significa bruciarli. I nomi prima bisogna concertarli con tutte le forze dell´opposizione, poi devono essere avanzati».
L´ormai ex Cdl in città non avrà altra possibilità che restare unita - nonostante le difficoltà nazionali - per sperare di tornare a governare Bologna. Ma per il presidente dell´Udc «la compattezza del centrodestra esige comportamenti diversi da parte di tutti e non credo che l´atto fondativo del partito, così come annunciato da Berlusconi, abbia dato un contributo all´unità e lo si vede palesemente». Sotto le Due Torri poi «non c´è spazio per i giochini, davanti all´egemonia della sinistra che solo Guazzaloca è riuscito a scalfire. Non c´è bisogno di litigiosità, ma di compattezza e tutti devono dare il loro contributo, i "civici", Forza Italia e Alleanza nazionale». E se ci sarà il voto anticipato. «Allora vorrà dire che affretteremo i tempi». E forse l´accelerazione sulle candidature dipende anche da questo.

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