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martedì 18 dicembre 2007

Da Gasparri a Marzano e Buttiglione tutti i ministri sugli elicotteri del generale.

Da Gasparri a Marzano e Buttiglione tutti i ministri sugli elicotteri del generale. Ischia, Capri e Lido di Venezia le mete più frequenti dei viaggi con i mezzi della Gdf. Trasferimenti anche con aerei e motovedette, quasi tutti nei fine settimana.

(Carlo Bonini - La Repubblica) Aerei, elicotteri, motovedette, motoscafi, messi a disposizione dell´Autorità. Di governo e di sottogoverno. Uno spensierato andirivieni, spesso difficile da giustificare con "esigenze istituzionali" vuoi per le destinazioni, vuoi per le date dei trasferimenti (spesso feriali o in coincidenza di week end), ma utilissimo ad acquisire benevolenze.
Qualche numero. Nei cinque anni di governo di centrodestra (2001 – 2006), il "dispositivo aeronavale" della Guardia di Finanza muove 118 voli e 83 imbarcazioni per garantire il trasporto di autorità politiche. Nell´anno e mezzo successivo (attuale governo di centrosinistra), il dato scende a 24 (voli) e 31 (imbarchi). La statistica, in sé poco indicativa (al di là di un´evidente diminuzione della "prassi", circa il 40 per cento, nel passaggio di legislatura), acquista un suo significato, se si guarda al dettaglio. Tra il 2001 e il 2006, al netto dei viaggi e degli imbarchi per assicurare il movimento dei vicepresidenti del Consiglio, dei ministri dell´Economia che si succedono nell´incarico (Giulio Tremonti e Domenico Siniscalco) e dei loro sottosegretari, sui cui viaggi può essere più complesso sindacare vista la dipendenza gerarchica del Corpo dal ministero e le esigenze di spostamento di un ministro (anche se è significativa una trasferta di Siniscalco all´isola di Cavallo nell´agosto 2005), la platea dei viaggiatori resta affollata. E i loro nomi aiutano a ricostruire una geografia di amicizie e benevolenze utile forse a inquadrare anche lo spettacolo parlamentare di scena in queste ore.
Prendete Maurizio Gasparri. Sabato sera, l´ex ministro delle comunicazioni, componente dell´esecutivo di Alleanza Nazionale, è tra i più lesti a impugnare la sentenza del Tar come una clava. Dice: «Il Comandante Generale della Finanza ha un nome e cognome, Roberto Speciale. Lo ha chiarito la magistratura. Si proceda al suo reintegro immediato e all´immediato allontanamento dal governo di Padoa Schioppa e Visco. Due persone che hanno più volte violato le leggi. Le finanze pubbliche non possono rimanere in mani che affondano nell´illegalità». Bene, da ministro, Gasparri non solo ha stabilito rapporti di amicizia con Speciale, ma è stato più volte gradito ospite del "dispositivo aeronavale" del Corpo, prima ancora che il generale ne assumesse il comando. Qualche data e qualche destinazione. A Ferragosto del 2002, in compagnia della moglie Gaia, è su un elicottero A109 che lo porta da Marettimo, perla delle Egadi (dove evidentemente non è impegnato, vista la data, in attività di governo), a Palermo e di qui a Piano Stoccato (Reggio Calabria), Oppido Mamertina e di nuovo a Marettimo. Lo stesso accade nell´estate 2003. Il 12 luglio una motovedetta lo trasferisce, sempre insieme alla moglie, da Trapani a Marettimo. A ferragosto, si ripete in elicottero il giro in Calabria. Questa volta, per una visita alla comunità di don Gelmini in quel di Zerbo (Reggio Calabria).
Le isole non sono un´esclusiva di Gasparri. Il senatore Francesco Bosi, sottosegretario alla Difesa, trova più agevole raggiungere l´Elba dal continente con elicottero. E con elicottero o motovedetta farvi ritorno. Antonio Dalì, sottosegretario al ministero dell´Interno, raggiunge le Egadi dal cielo e dal mare. E non sono trasporti di linea. Anche l´austero Rocco Bottiglione, ministro delle politiche comunitarie, in un paio di occasioni, non disdegna un passaggio sulla terraferma da Ischia e da Capri.
Ma è Antonio Marzano, ministro delle attività produttive, il più assiduo. Fa avanti e indietro tra il molo Beverello (Napoli) e Ischia. Talvolta si allunga a Capri. Gli è stata è vero affidata una scorta della Guardia di Finanza, ma la circostanza, a leggere i documenti del Comando generale, non significa affatto che quei trasferimenti "eccezionali" siano giustificati da motivi di sicurezza. «Trasporto autorità di governo», è l´anodina giustificazione o, talvolta, «esigenze di movimento autorità di governo». Che è un po´ come dire: la motovedetta salpa perché il ministro ha esigenza di salirci. Del resto, quando sono motivi di sicurezza a suggerire che Marzano venga trasportato in modo eccezionale, non è – come rendono evidente i documenti - il Comando generale della Finanza a richiedere il viaggio, ma direttamente l´ufficio scorte del Viminale. Il che accade in non più di una decina di occasioni e sempre per un trasporto in motoscafo nel lido di Venezia, non al sole di Ischia.
Con il cambio di maggioranza a Palazzo Chigi, si avverte, come si è detto, un certo self-restraint. Che, tuttavia, non riguarda tutti. C´è un ministro del governo Prodi che degli elicotteri del Corpo fa uso frequente: Alfonso Pecoraro Scanio (cui, per altro, è stata assegnata una scorta della Guardia di Finanza). Dicono al ministero dell´Economia che sia stato invitato a una maggiore sobrietà.

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