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lunedì 5 novembre 2007

Napoli: così la camorra si fa vedere in teatro.

(Panorama) Roberto Saviano (a fianco) ancora non immaginava le conseguenze del suo Gomorra: il premio come miglior opera prima, gli applausi e le polemiche, le minacce di morte, la vita blindata e sotto scorta. Ma quando ancora l’autore stava raccogliendo materiale e stava scrivendo le prime pagine del libro, i due autori teatrali Mario Gelardi e Ivan Castiglione si erano già interessati all’opera. E - in tempi non sospetti - avevano chiesto a Saviano di comporre una versione per la scene. Quell’adattamento di Gomorra è ora approdato in palcoscenico, prodotto dallo Stabile di Napoli, e rappresentato in apertura della programmazione 2007/2008. Con Ivan Castiglione sul palco a vestire i panni dello stesso Saviano e con Mario Gelardi come co-autore e regista. Lo spettacolo resterà in cartellone fino al 18 novembre 2007.

Nel frattempo, arriva in libreria La camorra sono io (Graus Editore). È un testo teatrale a firma di di Roberto Russo (già andato in scena al Teatro La Perla di Napoli) che distoglie lo sguardo dalle responsabilità criminali dei clan per indagare invece le spesso taciute corresponsabilità dell’intera società napoletana. Tra le vittime della faida di Scampia e i boss in ascesa, compare nell’opera di Russo anche “il Borghese”: l’uomo qualunque, che in una sorta di outing rivendica la propria ideale appartenenza a un modo di agire compiacente e omertoso, tipico del Sistema Camorra. Una visione amara, quella dell’autore, per dire che a Napoli non c’è innocenza, perché non esistono zone franche.
Il libro sarà presentato Mercoledì 7 novembre 2007 alle ore 18.00, alla Fnac di via Luca Giordano 59 a Napoli.

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