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lunedì 5 novembre 2007

Elezioni e Repubblicani: Usa tra scandali sessuali e dichiarazioni omofobe.

Il senatore Richard Curtis beccato con le mani nel...pacco di un giovane prostituto e il candidato alla presidenza Mitt Romney ha dichiarato: "meglio essere orfani che avere genitori gay".

(Gay.tv) Dopo Larry Craig è il turno di Richard Curtis. Sposato, repubblicano, padre di due figli, si è dimesso dopo che la stampa lo ha beccato con le mani nel pacco di Cody Castagna, un giovane prostituto di 26 anni. Nelle sue dimissioni Curtis ha negato tutto "Non ho commesso alcun crimine nè sollecitato alcun rapporto sessuale. Non sono gay e non ho
avuto rapporti con uomini
". Una dichiarazione sorprendente visto il rapporto della polizia diffuso su internet in cui Castagna sarebbe stato avvicinato in una libreria erotica e Curtis lo avrebbe pagato per andare a fare... benzina assieme. Da lì i due sarebbero finiti in un motel. Al risveglio Curtis non ha trovato nè Castagna, nè la sua valigia con i documenti. Da allora Castagna avrebbe ricattato Craig con la minaccia di rivelare tutto alla moglie. La versione di Castagna è però molto diversa: a suo dire Curtis gli avrebbe offerto 1000 dollari per sesso anale senza preservativo e, al rifiuto del politico di pagare la prestazione ottenuta, Castagna si sarebbe impadronito della valigia. Curtis inoltre avrebbe indossato biancheria intima femminile.
Un altro politico repubblicano invece, Mitt Romney, candidato alle presidenziali, sulla questione gay ha poche ma chiare idee. Meglio essere orfani che avere genitori gay, per esempio. Romney , ex governatore del Massachussets , ha dovuto subire l'affronto (essendo lui mormone) di vedere la sua capitale Boston approvare i matrimoni gay, unico Stato negli Usa. Per questo si è dichiarato subito per il veto costituzionale ai matrimoni gay come prima misura da fare se eletto. Romney dovrà vedersela con Giuliani per la candidatura alle presidenziali di Novembre 2008.
Non c'è che dire, dopo questi scandali e le innumerevoli gaffes di Obama, possiamo tranquillamente affermare che, almeno per quanto riguarda le pessime figure nei confronti della comunità LGBT, in Usa vige la Par Condicio tra repubblicani e democratici.

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