Le polemiche su padre Pio, l'immigrazione, il rapporto con l'Islam, la figura di don Benzi. Il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, torna a parlare a 360 gradi sui temi di attualità.
(Mattia Bianchi - Korazym.org) Le polemiche su padre Pio, l'immigrazione, il rapporto con l'Islam, la figura di don Benzi. Il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, torna a parlare a 360 gradi sui temi di attualità. Lo ha fatto con un discorso, in occasione del 40esimo anniversario della Omaec, l'Organizzazione mondiale che raccoglie gli ex alunni delle scuole cattoliche. Di fronte agli ex allievi di tutto il mondo, il cardinale ha spiegato che se si esclude Dio, si rischia di fare prevalere le ideologie sataniche.
"Abbiamo davanti un immenso carico di lavoro - ha sottolineato - e ci sono alcune sfide urgenti in questa fase di storia contemporanea alle quali dobbiamo rispondere. Abbiamo visto a quali atti di violenza può arrivare l'istinto umano" se non è supportato dalla fede in Dio. "Dio vuole che la città terrena diventi la città di Dio e non la città del male. Purtroppo - rileva Bertone - la diagnosi è la constatazione di una persistente diffusione di un dannoso ateismo unito al dilagante secolarismo che riguarda intere comunità. Ma se si esclude Dio non ci sono più cardini per salvare la vita umana". Con il rischio di arrivare ad una "massificazione delle coscienze tramite un uso distorto e mistificatore delle coscienze stesse". Ma così, ha ammonito il cardinale Bertone, si rischia di avere come risultato una "attrazione verso paradisi artificiali, ai mondi alienanti della droga, al consumismo".
Il cardinale ha poi commentato i fatti degli ultimi giorni, a cominciare dalle violenze legate all'immigrazione clandestina, con la richiesta di "fermezza" con chi non accetta le regole. "Abbiamo sentito tante voci che ci invitano a fare distinzione tra buoni e cattivi, tra il grano buono e la zizzania", spiega. "Io dico che è necessario cercare di valorizzare l'antica tradizione dell'accoglienza e che occorre essere fermi con chi non accetta le regole di cittadinanza". Quanto alle polemiche sulle stimmate di padre Pio, "la Chiesa è un soggetto che gode di grande credibilità". "Ho seguito il processo di canonizzazione di padre Pio - ha detto Bertone - e so con quale rigore si è studiato il caso nella congregazione per la Dottrina della Fede. Ora si pubblica, come fosse normale, la notizia che Padre Pio era un grande truffatore e truffava magari migliaia di persone. Si tratta tutto sul medesimo piano senza utilizzare criteri di verità".
Il cardinale ha quindi ricordato l'importanza di una "lettera di 138 esponenti musulmani" con la quale si chiede il dialogo tra la Chiesa Cattolica e l'Islam. Non solo ombre ma anche luci nel nostro panorama grazie ad un "avvertito risveglio della religiosita' e dei valori per costruire un futuro positivo a dimensione umana. Il cristiano - ha ammonito nuovamente Bertone -, non deve cedere alla sfiducia ma leggere i segni positivi come ricordava nel '98 Giovanni Paolo II". E ancora, una riflessione sugli anziani: ''In questi giorni -ha detto- abbiamo ricordato gli 87 anni di Enzo Biagi che sta male. E poi c'è il cardinale Ersilio Tonini, ultranovantenne un risorsa per tutti. In tv a volte è più competente di un giovane perché si aggiorna continuamente. Impariamo da questi esempi".
Non sono mancate infine anche alcune note personali, dall'annuncio di un viaggio in Argentina il prossimo 11 novembre ai ricordi della vita da studente. Senza dimenticare don Benzi. "E' venuto a Napoli il 21 ottobre, quando c'era il papa", ha ricordato Bertone - "ha rincorso la macchina dov'ero e mi ha dato una lettera nella quale affermava che sarebbe opportuno che anche per i sordomuti ci si preoccupi della partecipazione alle funzioni e di seguire i contenuti dei discorsi del papa attraverso personale esperto". Don Benzi, ha concluso Bertone, "si preoccupava di tutto e di tutti".
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