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lunedì 5 novembre 2007

Polonia dopo le elezioni: dando un'occhiata ai giovani.

(Francesco Di Rosa - Agenzia Radicale) In Polonia torna di moda la normalità. Tusk ha annunciato l'accordo col PSL e si può cominciare a lavorare per la formazione del nuovo governo. Il presidente Lech - l'altro insidioso gemello - fa buon viso a cattivo gioco e si impegnerà a fondo per rendere la coabitazione invivibile. Si preparano comunque cambiamenti importanti nella vita politica dopo le elezioni che ci hanno mostrato, che la maggior parte della soscietà non voleva ascoltare piu' di scandali, lotte deliranti contro la corruzione e ricerche su chi ha collaborato con i comunisti. Cambiamenti di forma e di sostanza. E chissà che una politica normale non attragga le ancora constenti masse disinteressate a occuparsi di politica. Prima di tutti dobbiamo dire che la vittoria di Tusk segna un netto riavvicinamento della Polonia all'Europa. Il neo premier ha gia' precisato che la politica estera del paese sara' piu' europea e un po' meno americana, a dispetto di Kaczynski che voleva fare della Polonia la cinquantunesima stella americana.

Ma siccome la realtà va analizzata - oltreché con occhi e orecchie da cronista - anche attraverso le voci cittadini, cercando di sondare il terreno dove gli adolescenti poggiano i loro piedi, ecco cosa mi ha detto - nel corso di un'amabile chiacchierata - Ania, una studentessa della facoltà di italianististica di Varsavia: "Il mondo è cambiato e quelli che erano i problemi piu importanti nel 1980 non sono adesso cosi grandi come i problemi politici e economici dei quali i nostri politici non avevano tempo per occuparsi. Anche se e' difficile credere in tutte le promesse dei politici di Tusk io ho l'impressione che finalmente i polacchi abbiano deciso di scegliere la normalità. Il primo vantaggio delle elezioni è, che dall'area politica sono spariti i due politici dei quali i polacchi normali si dovevano vergognare e dei quali ridevano tutti gli importanti giornali europei: Andrzej Lepper e Roman Giertych. Mentre l' ultimo, capo della Lega delle famiglie polacche, anche se radicale, (è avvocato) è una persona, si puo dire, intelligente, il primo è veramente primitivo, e non mi pare, che avrà un futuro interessante fuori dalla politica. Si dice, che la vittoria del PO e' stata possibile grazie a mobilitazione dei giovani.

E' vero forse perche' proprio loro, lavorando all'estero, dovevano spiegare, come è possibile, che in Polonia, paese dell'Unione Europea, governano due fratelli, che non sanno che cosa e' la politica estera, e non accettano l'Unione... Io spero, che adesso Polonia diventera' piu' aperta ai cambiamenti- nella vità politica e economica. Che sarà piu libera dagli stereotipi, che la vita della chiesa non sarà parallela con la vita del stato. Spero che migiorera' la situazione economica dei giovani, degli insegnanti, dei medici, perchè mi spaventa, prima di tutto, il fatto che i medici migliori lasciano Polonia per vivere in un altro stato europeo, dove guadagnano bene. Ma purtroppo uno dei gemelli, Lech, avra' sempre il diritto di frenare i cambiamenti sognati".

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