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lunedì 5 novembre 2007

Arrestata supermanager del sesso.

Maxi-operazione della polizia in tutta Italia, dieci in manette. Una cinese di 47 anni, case chiuse anche a Piacenza.

(Libertà online) Ci sono anche due case chiuse piacentine nel lungo elenco di appartamenti utilizzati da prostitute cinesi che sarebbero stati gestiti in tutta Italia da una supermanager del sesso arrestata al termine di un' operazione di polizia denominata Tantra Connection, condotta dalla prima sezione della Squadra mobile della Questura di Verbania. Secondo quanto emerso dall'inchiesta dalla donna sarebbero dipese ben 59 case chiuse cinesi aperte in tutta Italia.
Le donne che si prostituivano sono tutte di età compresa fra i 20 e i 45 anni e provenivano prevalentemente dalla regione settentrionale del Liaoning (Cina).
Sempre in base alle risultanze dell'indagine le fila dell'organizzazione sarebbero state in mano a Sun Huamei, 47 anni, con residenza a Tianjin nella Repubblica popolare, ora accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La donna avrebbe reclutato le donne sul territorio cinese con la promessa di avviarle a un lavoro onesto e regolare in Italia. Poi le avrebbe invece immesse sul mercato della prostituzione.
Dieci le persone arrestate, altrettante quelle indagate. La donna aveva uno dei capisaldi dell' organizzazione nel Verbano-Cusio-Ossola dove la polizia ha scoperto ben 14 case d'appuntamento: due a Verbania Intra, e una ciascuna a Verbania Fondotoce, Verbania Pallanza, Baveno, Omegna, Ciriggio di Omegna, Stresa, Cornavasso, Carciano di Stresa, Crusinallo di Omegna, Arona, Gravellona Toce. Le altre 45 erano disseminate sull'intero territorio nazionale: Bologna, Valdagno, Bergamo, Lecco, Sondrio, Varese, Lodi, Parma, Messina, Milano, Vicenza, Pescara, Biella, Cesena, Oristano, Mantova, Nogara (Verona), Ferrara, Castelfranco Veneto, Carpi, Vercelli, Legnano, Cuneo, Grosseto, Rovigo, Vigevano, Gonzaga, Ravenna, Cremona, Busto Arsizio, Gallarate, Forlì, Piacenza, Savona e Ancona.
Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati 6.800 euro, ma è stato accertato che il profitto settimanale di ogni casa si aggirava tra i 6.000 e gli 8.000 euro.
Sun Humaei, che abitava nel quartiere cinese Paolo Sarpi di Milano, aveva anche assunto un ruolo determinante nella gestione dell'ingresso nel nostro territorio dei clandestini avviati al lavoro nero. L' operazione è scattata un anno fa ed è stata coordinata dai sostituti procuratori Nicola Mezzina e Fabrizio Argentieri. Sono stati adottati anche 15 provvedimenti di espulsione nei confronti di cittadini cinesi clandestini sul territorio nazionale. Secondo quanto si è appreso, le due case d'appuntamento piacentine si trovano una in centro città, l'altra alla periferia cittadina.

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