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mercoledì 14 novembre 2007

Cura del dolore: 114 centri in Italia. Ma ne servono il triplo.

In Italia, fino a pochi anni fa, gli hospice erano solo una decina, aumentati poi con una legge del 1999, senza che però fosse chiaro il loro numero e le loro caratteristiche
(Panorama) Hospice in Italia 2006: prima rilevazione ufficiale è il titolo del libro bianco che per la prima volta fotografa la presenza e lo stato delle strutture assistenziali e sanitarie per pazienti affetti da malattie inguaribili.

Presentatato a Perugia, al XIV Congresso Nazionale della Società Italiana Cure Palliative, è stato realizzato con il patrocinio del Ministero della Salute e con il contributo di varie fondazioni. Un lavoro di censimento più che benvenuto dal momento che fino a pochi anni fa gli hospice erano solo una decina, aumentati poi con una legge del 1999, senza che però fosse chiaro il loro numero e le loro caratteristiche.

I dati, raccolti fino al 31 dicembre 2006, parlano di circa 105 hospice attivi in Italia, per un totale di 1.229 letti. Entro fine 2008 si prevede che il numero salirà a 206, ed entro il 2011 a 243 con 2.736 posti letto totali e dovrebbero garantire l’assistenza a 250 mila malati terminali, oncologici e non, senza distinzione di età. Il documento rileva un aumento costante delle strutture partito nel 2001, quando sul territorio nazionale erano presenti solo 20 hospice. Notevole, però la diversità interregionale della rete nazionale con la Lombardia al primo posto e la Campania fanalino di coda: dopo il 2008 l’indice medio nazionale sarà di 0,40 su 10mila abitanti e solo Basilicata, Lazio, Lombardia e Valle D’Aosta supereranno questo tasso.
Le cinque regioni a più basso numero di hospice saranno Abruzzo, Calabria, Sardegno e Campania.

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