Ancora 10 giorni per visitare la grande mostra di Tony Cragg alla Fondazione Stelline.
(Exibart) Ancora 10 giorni per visitare la grande mostra di Tony Cragg alla Fondazione Stelline, che ricostruisce gli ultimi vent’anni dell’evoluzione creativa dell’artista appena premiato con il prestigioso Praemium Imperiale 2007 per la scultura.
Affascinante il percorso monumentale all’aperto - nel chiostro e nei giardini dello storico palazzo, con otto nuovissime grandi sculture - e bellissimi i disegni e i bozzetti esposti per la prima volta in Italia, nella Sala del Collezionista, insieme a una selezione di opere scelte dai cicli ‘Early Forms’ e ‘Rational Beings’.
La mostra è strutturata secondo un criterio cronologico e pone l’accento sugli aspetti stilistico- processuali del lavoro di Cragg, per poter documentare i momenti della genesi dell’opera e avvicinare i visitatori alla complessità del suo pensiero creativo, che molti spunti trova nel rapporto tra le forme organiche e i materiali della scultura - dal bronzo all’acciaio, dalla pietra alla fibra di carbonio. “Ecco cosa fa lo scultore: guarda tra il materiale che esiste per uno scopo e cerca le forme che non esistono…” (Tony Cragg) .
Invitato dalla Fondazione Stelline, Tony Cragg ha trovato nello storico palazzo quegli echi leonardeschi che ricordano le suggestioni degli ultimi lavori esposti nel Giardino degli Orti di Leonardo.
Nelle opere appartenenti al ciclo ‘Early Forms’, realizzate a partire dagli anni ’80, Cragg prende le forme dei contenitori più comuni (vasi, bottiglie, fiaschi, mortai) e le trasforma, allunga, dilata, le fa muovere nello spazio, ottenendo nuove forme scultoree che nascondono la memoria degli oggetti di partenza. Dalla metà degli anni ’90 Cragg lavora anche ad una nuova serie di sculture ‘Rational Beings’ nelle quali trae spunto dai contorni di un gesto o di un profilo umano e indaga il modo in cui una forma organica e irrazionale si possa sposare ad una forma geometrica. La forma di queste opere, che ruota intorno ad un’asse centrale, non appare più geometrica o organica, ma fortemente dinamica.
L’ultima fase dell’attività dell’artista, documentata nel Chiostro della Magnolia e nel Giardino degli Orti di Leonardo, è caratterizzata da una nuova ricerca formale che vede riunite le suggestioni di forme primordiali e pensieri in divenire ispirati alla modernità del nostro tempo, in una continua sperimentazione di materiali tradizionali - bronzo, pietra - e innovativi - fibra di carbonio.
In mostra anche il film documentario “Tony Cragg” che ritrae l’artista al lavoro nel suo grande studio di Wuppertal, la città tedesca dove vive e lavora.
Come sottolinea Camillo Fornasieri, Presidente della Fondazione Stelline se Cragg afferma che “la materia è sempre affermazione di qualcosa”, gli capita di rendere gloria del fatto che ogni cosa che ne viene fuori è materialmente una visione, una sublimazione che reca indelebili su di sé, sull’opera, le tracce del suo misterioso comparire tra noi.
La prima personale di Cragg in uno spazio pubblico a Milano conferma la fama di uno tra i più importanti interpreti dell’arte contemporanea internazionale.
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TONY CRAGG Material Thoughts
fino al 25 novembre 2007
Fondazione Stelline
Milano, Corso Magenta 61
martedì – domenica 10 - 20 (lunedì chiuso)
Ingresso: € 6,00; ridotto € 4,00; scuole € 2,00
Catalogo ELECTA € 28 in mostra (pagg. 152, edizione italiano/inglese)
Informazioni al pubblico 02 45462411;
fondazione@stelline.it
www.stelline.it
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