banda http://blografando.splinder.com

mercoledì 14 novembre 2007

La guerra del prosecco, Treviso contro Trento: “Concorrenza sleale”.

Un'immagine tratta da una delle campagne pubblicitarie della Mionetto, l'azienda leader nel settore spumanti di Valdobbiadene
(Panorama) Veneto contro Trentino. Secondo round. Dopo l’abbandono di Cortina e la lunga battaglia dei comuni di confine, oggi la partita si sposta nella terra del prosecco. In ballo, ancora una volta, i cospicui benefici economici di cui possono godere le aziende trentine spesso a discapito di quelle delle regioni confinanti. A rendere ancora più effervescente lo scontro ci hanno pensato due giganti delle bollicine: la veneta Mionetto spa di Valdobbiadene e la Cavit sc di Trento. Nonostante la smentita del presidente della Provincia di Trento Leonardo Muraro, le voci di una possibile cessione della Mionetto alla Cavit sono sempre più insistenti. L’acquisizione, scrivono i consiglieri di Forza Italia Alessio De Mitri e Gianpietro Favaro nella mozione presentata venerdì scorso, “appare finalizzata al mero acquisto del marchio con conseguente vendita degli immobili e degli impianti di produzione”. Una danno, spiegano, per la Provincia di Treviso che dovrebbe rinunciare ad una delle sue aziende più solide, con un fatturato in crescita del 7 per cento e oltre 250 dipendenti. I consiglieri di Forza Italia sono convinti che la cessione sia causata da un vantaggio sul mercato di tutte le aziende trentine e altoatesine. Gli esempi, dicono, sono centinaia. “Basta andare sul sito della Provincia autonoma di Trento, entrare nella sezione delibere e determinazioni, digitare Cavit nella finestra di testo, e vedere i risultati”. E in effetti provare per credere. La ricerca produce decine di risultati negli ultimi anni. E nella gran parte dei casi si tratta di contributi a favore della Cavit. Ad esempio, aggiungono i consiglieri, “nel 2006, la Provincia autonoma di Trento ha erogato alla Cavit Sc contributi in conto capitale pari a 26.215, 00 euro per l’ampliamento degli uffici, contributi in conto capitale pari a 1.169.175,00 euro per l’esecuzione di lavori e l’acquisto di attrezzatura e ancora contributi in conto capitale pari a 166.474,00 euro annui per la durata di dieci anni in attuazione della legge provinciale 28 marzo 2004 n.4″. Anche per queste ragioni, spiega De Mitri, il gruppo di Forza Italia ha chiesto alla Giunta di incaricare un legale di valutare l’opportunità di adire l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nonché la Corte di Giustizia Europea per verificare se i cospicui contributi erogati dalla Provincia autonoma di Trento alla Cavit Sc, ma anche alle altre aziende, non costituiscano una violazione delle norme sulla concorrenza. Una provocazione? “No, arriveremo fino in fondo”.

Sphere: Related Content

Nessun commento: