La 'mappa' in un sondaggio del Club per single 'Eliana Monti'. Il 'termometro' della passione tocca i valori massimi nel Meridione: i più focosi sono i palermitani, le più intraprendenti le napoletane. Ma fra uomini e donne c'è scambio di accuse 'incrociate': lui è passivo, lei aggressiva.
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Amori difficili, quelli sull'asse Roma-Milano. Non tanto per la distanza geografica fra i due partner, quanto per il loro diverso slancio sotto le lenzuola: pigri gli uomini meneghini, 'tigri' le donne capitoline. E' solo una delle curiosità emerse da un sondaggio su 400 ragazzi e ragazze fra i 20 e i 30 anni di Milano, Roma, Napoli e Palermo. L'indagine, realizzata dal Club per single 'Eliana Monti', traccia una mappa della sessualità lungo lo Stivale. In generale, da Nord a Sud affiora un divario crescente tra le aspettative di lui e lei, con donne sempre più disinibite e uomini via via più intimoriti dalle mille risorse dell'ex sesso debole. E come a rispolverare vecchi cliché, almeno secondo gli intervistati il 'termometro' della passione tocca i valori massimi nel Meridione: i maschi più focosi sono i palermitani, le femmine più intraprendenti le napoletane.
Il primo dato a saltare all'occhio è che le giovani milanesi si lamentano dell'eccessiva passività dei ragazzi residenti all'ombra della Madonnina, mentre i giovani romani ritengono le loro donne troppo aggressive. In assoluto, secondo il giudizio delle rispettive concittadine, gli italiani più 'freddini' sono appunto i maschi del capoluogo lombardo (bocciati in questo senso dal 65% delle milanesi), seguiti in lontananza da romani (23%), napoletani (22%) e palermitani (18%).
Quanto alle donne, le più 'calde' appaiono le napoletane: il 58% preferisce prendere l'iniziativa, seguite da palermitane (54%) e romane (48%). Un approccio attivo non sempre gradito dal sesso forte: indipendentemente dalla città di appartenenza, il 63% degli uomini resta all'antica e preferisce fare il primo passo. Ma il restante 37%, pur in minoranza, sembra essersi adattato abbastanza bene all'inversione di ruoli post-rivoluzione sessuale.
L'Italia dell'amore appare dunque confusa, con uomini e donne perplessi o addirittura spiazzati dal comportamento dell'altro sesso. A detta delle connazionali, infatti, i maschi della Penisola sono ormai incapaci di corteggiare bene (46% delle risposte al femminile), sono impacciati (38%) e troppo passivi (32%). All'opposto, dal punto di vista maschile l''altra metà del cielo' lascia a desiderare: le donne sono troppo aggressive (lo pensa il 42% degli uomini) e non sanno essere seducenti (lo dice il 48%, in particolare il 66% dei romani, il 44% dei milanesi, il 42% dei napoletani e il 40% dei palermitani). Insomma, in fatto di sentimenti lui e lei parlano spesso linguaggi diversi, e riuscire a rompere il ghiaccio è sempre più complicato.
"Il mondo femminile si dimostra più aggressivo - commenta Eliana Monti - Le donne usano sempre più spesso una forma di abbordaggio diretto, mentre gli uomini preferiscono le modalità tradizionali: cene a lume di candela e weekend romantici. Perfino andare al supermercato è ormai un'attività maschile: a fare la spesa ci va lui in 52 coppie su 100". Secondo l'esperta, le recriminazioni della donna sono pesanti: visti dall'occhio femminile, i maschi italiani hanno poca fantasia, sono egoisti, immaturi, frettolosi e insicuri. E così fioccano le crisi anche tra le coppie di fresca data, testimonia Monti. "L'uomo che tentenna e che lascia sempre decidere alla donna - prosegue - manca di carisma. Essere sempre passivi viene interpretato come una mancanza di personalità - avverte - e per quanto i ruoli stiano cambiando, l'uomo che pende completamente dalle decisioni di una donna non viene visto come possibile compagno", conclude.
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