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mercoledì 31 ottobre 2007

G8 Genova 2001. Di Pietro e Mastella dicono ‘no’ alla commissione d’inchiesta.

(Agenzia Radicale) Nuova spaccatura nella sinistra tra le forze del centro e la sinistra comunista sui fatti del G8 di Genova del 2001. L’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e l’Udeur del guardasigilli Clemente Mastella si sono insolitamente trovati in accordo sull’inopportunità di istituire una commissione d’inchiesta sui fatti di Genova, decidendo di votarne la bocciatura insieme alla Cdl, che all’epoca del G8 era al governo. La commissione, richiesta a gran voce soprattutto dalla sinistra comunista, avrebbe dovuto far luce sulle responsabilità istituzionali nei disordini avvenuti a corollario dell’incontro tra gli otto grandi della terra.

Secondo il ministro Di Pietro “quella che si voleva era un'indagine parziale sui fatti accaduti a Genova durante il G8. L'IdV avrebbe votato a favore per una ricerca della verità a 360 gradi”, in linea con quanto asserito dal leader di An Gianfranco Fini secondo cui la commissione “era unicamente una cambiale che si pagava agli amici dei black bloc: alla sinistra più radicale”. Da parte del ministro Mastella invece giunge un chiarissimo: “La nostra posizione era nota. Noi abbiamo sempre espresso contrarietà alla commissione di inchiesta visto che la magistratura sta facendo rilievi e indagini”.

Indagini che stanno confluendo nei processi istruiti nei confronti di alcune persone ritenute responsabili dei disordini del luglio 2001 e contro i rappresentanti delle forze dell’ordine ritenuti responsabili di violenze ed abusi sui manifestanti.

Dall’ala più estrema della sinistra si leva invece un’unanime e fitta levata di scudi contro l’atteggiamento dei centristi della maggioranza, a partire dal diplomatico commento del presidente della camera Fausto Bertinotti che, interpellato sull’argomento, si limita ad un amaro: “Cosa penso? Non fate nemmeno fatica ad immaginarlo”. Di diverso tenore i commenti di altri esponenti comunisti, tutti incentrati sulla volontà di ricercare la verità di quei giorni, così, secondo Oliviero Diliberto, segretario del Pdci “è clamoroso che non si voglia trovare la verita'”, mentre Haidi Giuliani e Graziella Mascia del Prc affermano che “chi nella maggioranza ha votato oggi contro la commissione d'inchiesta del G8, ora condivide con la Cdl una responsabilità gravissima: la volontà di negare la verità a chi la chiede nel paese”.

Arriva così il commento del ministro dell’Interno Giuliano Amato, che sembra voler rassicurare chi cercava nella commissione d’inchiesta la via per la ricerca della verità sui fatti di quei giorni. Amato afferma infatti che: “La ferita c'e' perché i fatti del G8 devono essere accertati. Qualcosa di veramente grave allora e' successo. C'e' un tribunale che sta accertando la verità ed e' la giustizia cio' che Iddio ha inventato per accertare la verità degli uomini”, ribadendo così la centralità della magistratura nell’accertamento di fatti e responsabilità.
Intanto, fonti di palazzo Chigi fanno sapere che il Governo si esprimerà in merito.

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