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mercoledì 31 ottobre 2007

Catania: Invito a Teatro, "La fine è il mio inizio".

(www.circuitiunici.it) 1000 biglietti gratuiti per lo spettacolo tratto dall'ultimo libro di Tiziano Terzani, in scena al teatro Ambasciatori dal 7 al 25 novembre. È l'invito a teatro di Circuiti culturali e del Teatro Stabile di Catania rivolto a tutti gli studenti universitari e valido per tutte le repliche. Regista dello spettacolo è il direttore artistico dello Stabile Lamberto Puggelli, Mario Maranzana interpreta Terzani, Roberto Andrioli è il figlio Folco.

Mille biglietti gratuiti per lo spettacolo “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani, in scena all’Ambasciatori dal 7 al 25 novembre. Circuiti culturali e Teatro Stabile rivolgono questo invito tutto speciale agli studenti universitari.
L'iniziativa riguarda lo spettacolo – di cui è regista il direttore artistico dello Stabile, Lamberto Puggelli – scritto da Tiziano Terzani e interpretato da Mario Maranzana e Roberto Andrioli (produzione Teatro Moderno).

I pass gratuiti per gli studenti dell’Università di Catania saranno in distribuzione nelle presidenze di facoltà, fino ad esaurimento delle quote disponibili.
Successivamente, gli studenti dovranno presentarli al botteghino del Teatro Stabile (via Giuseppe Fava 35 – tel. 095/363545) almeno 24 ore prima della serata prescelta, prenotando il posto e ritirando il biglietto d’ingresso.

Orari: fino a sab 3 novembre 9,15-19,00 – dom 4 novembre 9,15-13,00 – da mar 6 novembre 10.00-13.00; 16,30-19,30.

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«... e se io e te ci sedessimo ogni giorno, per un’ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore, dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita? Un dialogo fra padre e figlio, così diversi e così eguali, un libro testamento...».

Nasce così La fine è il mio inizio, un libro nel quale Tiziano Terzani si racconta al figlio Folco, rispondendo alle sue domande, parlando di se stesso, della sua storia e delle sue origini, dei suoi viaggi e delle sue scoperte, dei luoghi, delle persone...
Ed è così che, parola dopo parola, ricordo dopo ricordo, questa biografia parlata prende forma, trasformandosi nel testamento di un padre che si mostra al figlio in tutta la sua pienezza: un uomo dalla vita intensa, colorata ed energica, un viaggiatore d'eccezione, un testimone non sempre comodo che ha attraversato gli eventi della storia, le guerre e i grandi temi politici degli ultimi cinquant'anni.

Dalla carta stampata al palcoscenico, dalla parola scritta alla parola detta, La fine è il mio inizio si trasferisce ora in teatro, in uno spettacolo intenso che fa rivivere i momenti più intimi e profondi del racconto, in questo incontro tra un padre giunto agli ultimi giorni della sua vita e di un figlio che si ferma ad ascoltare le sue parole, nella loro casa di montagna, tra il verde e il silenzio della natura. L'adattamento al teatro è di Mario Maranzana e Folco Terzani.

Milioni di copie vendute dei libri di Tiziano Terzani.
L’ultimo, lo straziante e sereno La fine è il mio inizio è diventato ora anche una rappresentazione teatrale.
Questo spettacolo dopo il successo al Piccolo Teatro di Milano e al Teatro Stabile di Genova approda ora al Teatro Stabile di Catania.
Ed è una sfida che Catania deve vincere. In nome della sua storia nel Novecento: una storia di alta cultura, di alta teatralità, di vivacità e di impegno sociale e umano che la ponevano all’avanguardia del nostro Sud.
Folco Terzani, il degno figlio di Tiziano, mi parlava appassionatamente dei molti “Terzani Club” che esistono nel Centro-Nord e delle conferenze di presentazione del libro che lui ha tenuto con centinaia e centinaia di presenze. Una sola volta, a Palermo, gli intervenuti erano soltanto una ventina!
Sono i giovani che possono e devono ricevere il messaggio indignato e appassionato di profonda umanità di Terzani.
Ai giovani della mia Scuola di Teatro ponevo come modelli non soltanto i grandi attori come Eleonora Duse o Ruggero Ruggeri, ma, sia pure come impossibile traguardo, Gandhi o anche … Tiziano Terzani. Nel senso che se noi dobbiamo aiutare i giovani dando loro armi professionali per attingere un’arte, un mestiere, una professione, dobbiamo anche e soprattutto aiutarli a essere se stessi, ribellandosi all’omologazione, alla fruizione passiva di modi di vita indegni, sottraendosi ad artificiali bisogni indotti, rifiutando di essere eterodiretti, riscoprendo antichi valori – l’onestà, la carità, l’amore che fa dono di sé – e imparando da loro entusiasmo e purezza e donando loro l’esperienza dei nostri errori.
La cultura come nutrimento indispensabile per vivere. Il divertimento come gioia di vivere. Il teatro per imparare l’arte di vivere.

di Lamberto Puggelli

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