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mercoledì 31 ottobre 2007

Lo scandalo a Buckingham Palace secondo "Dagospia".

UN ALTRO “POMPINO REGALE” SCUOTE BUCKINGHAM PALACE – LO SCANDALO GAY DEL VISCONTINO LINLEY, RICATTATO PER UN FILMATO COMPROMETTENTE GIRATO CON IL CELLULARE, NON DOVEVA SCOPPIARE - MA SUI NOMI DELLE PERSONE COINVOLTE C’È STATA UNA “FUGA DI NOTIZIE”…

Royal Spy per Dagospia


A Buckingham Palace i corgi di Elisabetta abbaiano furiosamente..: Elisabetta e' cosi' addolorata da avere dimenticato di distribuire loro i biscottini di cioccolata. Questo scandalo a proposito del viscontino Linley, figlio di sua sorella Margaret e del fotografo mondano Tony Armstrong Jones da lei nobilitato con il titolo di Lord Snowdown, proprio non ci voleva. Ed ancora una volta si tratta di “pompino regale” come quando Carlo venne accusato dal valletto Smith di aver succhiato il suo piu' amato e prezioso maggiordomo-sodomizzatore e di aver assunto polverina bianca conosciuta come cocaina.
Il ricatto di due playboy, uno dei quali amante di travestimenti con tacchi e minigonna (sopraelevata, per farsi mordere le caviglie), ha scombussolato la sovrana ed i suoi ciambellani. In realta' sarebbe bastato pagare cinquantamila sterline a Ian Strachan, nato Paul Eiigginnar Ian Adalsteisson, amante di champagne e festini proibiti, e al suo compagno di strane avventure Sean Mc Giggin (cinquantamila sterline richieste per un filmato che sarebbe stato realizzato con l'uso di un cellulare e che avrebbe registrato immagini scabrose e vendita di droga), perche' tutto finisse senza conseguenze di sorta e nel dimenticatoio. Ma lo stratagemma adoprato dagli agenti di Scotland Yard ha causato un vero e proprio disastro.

Compreso quello di avere toccato un lato molto sensibile di uno dei protagonisti. Il loro processo doveva svolgersi a porte chiuse in tutte le sue fasi ed in questo modo non sarebbe stato possibile arrivare ai nomi e cognomi dei ricattatori e dei protagonisti dei fattacci. Ma c'e' stata una fuga di notizie, che ha riguardato appunto l’identità degli imputati e, malgrado la richiesta del giudice di mantenere segreto il nome del parente della regina al centro di tutta la vicenda, gli scoop erano inevitabili, grazie alla professionalita' e alla conoscenza dei segreti di casa reale dei due migliori corrispondenti da Londra: quello del secolo diciannovesimo di Genova e quello della Fox News, il newyorkese Nicholas Davis, che sta per pubblicare il libro meglio documentato sul complotto realizzato ai livelli piu' alti del mondo per togliere la vita lady Diana.

Tuttavia, in Inghilterra si cerca da parte dei giornali e dei programmi televisivi di rispettare l’anonimato della vittima di tutta questa storia. Erano circolate le voci le piu' clamorose, perche' i due imputati facevano parte del jet-set e della London by night frequentando discoteche dove ogni tanto si vedono William e Harry. Scotland Yard e' dovuta intervenire per spiegare che in questa vicenda di pompini e droga, i figli di Elisabetta non c'entrano neppure indirettamente.
Ma questo non rende la vicenda meno clamorosa. Anzi e' proprio il tentativo di mantenerne il segreto che suscita in Inghilterra ancor piu' clamore. Il giovane Linley vorrebbe confessarsi in pubblico in modo da sopire lo scandalo, ma alcuni cortigiani e lo stesso principe Filippo sarebbero contrari. David Linley piaceva tanto ad Elisabetta perche' sembrava tutto famiglia e lavoro.

In contrasto con il padre-fotografo mondano, eroe dell epoca sessantottina del sex, drugs e cha-cha-cha, o della madre Margaret tanto permissiva da diventare protagonista di molteplici scandali, inclusa la partecipazione a una orgia con personaggi anche “plebei” (il cui filmato sarebbe stato venduto al KGB che lo aveva fatto recapitare al Cremino), David pensava a guadagnarsi la vita come un qualsiasi ragazzo volenteroso. Aveva cominciato con il lavoro artigianale da falegname ed aveva continuato producendo la propria mobilia e con la gestione di un suo negozio a Pimlico. Sembrava molto lontano da ogni perversione. Invece...

La sua reputazione di bravo ragazzo e' rovinata. In famiglia era uno dei pochi a salvarsi dai pettegolezzi sulla sua vita privata. La speranza e' che lo scandalo venga presto dimenticato, ma, a complicare le cose, c’e' l’intenzione degli imputati di dichiararsi innocenti. Anche se a Scotland Yard pensano di avere teso loro un’audace trappola, mascherandosi nel loro incontro all’hotel Hilton da funzionari di palazzo, in grado di pagare le cinquantamila sterline richieste per far cadere il silenzio su questo nuovo Windsor-scandal.

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