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martedì 4 dicembre 2007

Arcigay e la strategia di "Ponzio Pilato".

Alle ore 11 di questa mattina il movimento gay, a destra come a sinistra tace sul contenuto dell'intervista rilasciata da Massimo D'Alema al Corriere della Sera.

Arcigay fa scena muta.
Tutti gli altri siti non ne danno alcun conto fatta eccezione per GayNews che addirittura non pubblica l'articolo originale contenuto nel Corriere della Sera di oggi, ma i commenti di "Babilonia", mantenendo così un basso profilo; stesso silenzio da parte dei sodali Gay.it e Gay.tv, ma si sa che quelli si alzano tardi... GayLeft... tace.

Da GayLib il silenzio è ancora più più totale, assoluto, così bravi nello scrivere comunicati questa volta si sono inceppati. Per loro, o perlomeno, per il loro Presidente Nazionale Oliari, favorevole al matrimonio gay dovrebbe essere un colpo mortale.
No, muti e zitti pure loro. Saranno in attesa di capire i movimenti dell'Arcigay.
Idem per RosaArcobaleno, ecc.

A sinistra i sodali gay di D'Alema non hanno nulla da dire. Non sanno cosa rispondere ad una notizia così forte probabilmente prendono tempo per guardare l'evolversi del caso nella speranza di una smentita o di un'eventuale spiegazione da parte di D'Alema. Probabilmente non lo conoscono bene ma dovrebbero sapere che non è abitudine da parte del nostro Ministro degli Esteri fare marcia indietro.

Certamente Arcigay replicherà che lei come Associazione è favorevole alle unioni civili (DiCo, Cus, Pacs... e chi più ne ha più ne metta) e non al matrimonio gay, lavandosene quindi le mani. Mentre dovrebbe ringalluzzire il "baffino" insegnandogli che una personalità del suo calibro dovrebbe essere più cauta nelle interviste e, perlomeno, indicare strade alternative (unioni civili appunto) al matrimonio gay non chiudendo così una porta alla speranza.

Probabilmente con quello che sta succedendo a Roma proprio sul Registro delle Unioni Civili, l'attuale ordine di scuderia del Pd, ex Diesse, è quello di non infastidire i cattolici per il timore di perdere dei voti preziosi.

Che vergogna, ma probabilmente dovremmo vergognarci di più noi nell'averli votati dando ascolto a quelle "sirene pataccare" dell'Arcigay. Ma statene certi, non si ripeterà.

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