(TGCom) E' già scontro a Bologna in vista delle amministrative nel 2009. Non si è fatta attendere la replica del sindaco Cofferati alla sfida elettorale lanciata dal fondatore di Arcigay Franco Grillini che si appresta a presentare la sua candidatura a primo cittadino. "Gli attacchi di Grillini sono solo propaganda e molto dipenderà - aggiuge Cofferati - se si presenterà a nome del suo partito, dell'Unione o della sinistra radicale".
Insieme al presidente dell'Arcigay ci saranno il leader dello Sdi Enrico Boselli e l'ex naufrago de "L'Isola dei Famosi" Alessandro Cecchi Paone. Significativo lo slogan prescelto: "Da Bologna "la rossa" a Bologna "la rosa".
Secondo Cofferati non è chiaro per conto di chi sia la candidatura presentata da Grillini, se per il suo partito, la Costituente di sinistra, che ha "un consenso piccolissimo" o per la coalizione dell'Unione, che potrebbe non esserci più nel 2009 e che, se anche ci fosse, sottoporrà probabilmente alle primarie propri candidati ben più autorevoli di Grillini.
L'ex segretario della CGIL esclude, inoltre, che Grillini possa essere il candidato ideale della sinistra radicale, in quanto la "Cosa Rossa", alle amministrative del 2009, sarà al suo esordio elettorale e non è pansabile - secondo Cofferati - che "in una città come Bologna si presenti un candidato politico di centro come è Grillini, che sostiene una linea opposta alla sinistra massimalista su temi come l'ambiente, il welfare ed il mercato del lavoro".
In definitiva per l'attuale primo cittadino di Bologna è solo "molto rumore per nulla", in quanto la politica "è una cosa seria" e "non vive con un po' di insulti al sindaco e con la propaganda".
Le perplessità di Cofferati sembrano trovare conferma nelle dichiarazioni del consigliere di Prc Monteventi che avrebbbe affermato: "Se si candida Grillini, mi candido anchio". Di opinione affatto contraria è il segretario provinciale dello Sdi, Franco Franchi, che ritiene Grillini un ottimo candidato, in quanto riscuoterebbe già un "vasto sostegno", grazie al suo programma "avvalorato da quella partecipazione e quel convincimento che l'attuale aministrazione comunale non ha saputo esprimere".
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Ndr. Bologna lasciamola rossa che è meglio... E Franco Franchi (un nome da comico tra l'altro) dovrebbe spiegarci qual'è il programma di Grillini, forse una "Dark-room" in ogni quartiere e perlopiù gratuita o meglio, a carico dell'amministrazione comunale? Ovviamente un paradosso ma forse non proprio remoto. Restare coi piedi a terra non farebbe male ne ai compagni socialisti ne a Grillini che a malapena prenderebbe i voti dei gay bolognesi. Si a malapena perchè anche tra loro ci sono delle divisioni sulla candidatura di Grillini. Ancora una volta è solo un'azione del nostro onorevole firbacchione per apparire sui media, ovviamente creare curiosità, vendere più libri e, ovviamente non ultimo, riciclarsi. (Aspis)
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