(Prima) Domani, mercoledì 5 dicembre il Teatro degli Arcimboldi (viale dell'Innovazione, 20) ospiterà la prima italiana di “War and Pieces” di e con Klaus Maria Brandauer e con la partecipazione di Daniel Hope, uno dei più affermati e giovani violinisti di oggi. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00. “War and Pieces” è un recital di grande complessità e profondità in cui verrà rappresentata la guerra tra il dramma e la dura ironia, uno spettacolo in cui musica, teatro e poesia si fondono dibattendo sulla guerra e sulla pace attraverso testi letterari: da una poesia di Heine (I Granatieri) al monologo dall’Egmont di Goethe (con l’ouverture che Beethoven scrisse per il lavoro goethiano, realizzato non per l’abituale orchestra di più di 50 elementi, ma per un settetto), alla celebre Histoire du Soldat di Igor Stravinskij.
Klaus Maria Brandauer, uno dei più grandi attori europei della sua generazione, sarà accompagnato sul palco da un gruppo strumentale formato da eccellenti solisti e guidato dal noto violinista Daniel Hope, strumentista classico che vanta interessi e collaborazioni nel mondo del jazz e della musica indiana e orientale, personaggio di straordinaria vivacità intellettuale. Il settetto sarà composto, oltre che da Hope, da Gilles Mercier (tromba), Patrick Messina (clarinetto), Hans-Kristian Kjos Sorensen (percussioni), Jean Raffard (trombone), Wilmar de Visser (contrabbasso) e da Philippe Hanon (fagotto). La guerra, la poesia, la musica: Klaus Maria Brandauer, fra i più grandi attori europei della sua generazione, presenta -accompagnato da un gruppo strumentale formato da eccellenti solisti e guidato dal noto violinista Daniel Hope- un recital di grande complessità e profondità, il cui perno è l’ironica e poetica Histoire du Soldat di Igor Stravinskij.
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