(Panorama) Dietro l’offerta… c’è l’inganno. Da oggi è certo: prima di fidarsi di offerte di voli a prezzi stracciati è meglio leggere le note in piccolo dei contratti e prestare la massima attenzione a che cosa in effetti compriamo.
Uno studio della Unione Europea, pubblicato oggi, evidenzia infatti che molti siti internet di compagnie aeree e di vendita di pacchetti vacanze ingannano la clientela attirandola con tariffe apparentemente vantaggiose. Dopo l’acquisto, oppure solo dopo una lettura approfondita delle note scritte in piccolo delle condizioni contrattuali, ci si accorge del vero prezzo. In alcune pubblicità su siti web, infatti, non viene mostrato cosa si paga realmente, quali sono le spese di carburante, quali le tasse aeroportuali e tutte le altre voci. Questo contravviene alle leggi europee che tutelano i consumatori.
“Che si trovino a Bruxelles o a Barcellona, a Monaco o a Manchester – dice la commissaria europea, Meglena Kuneva – i consumatori hanno diritto a un’indicazione di prezzo chiara ed equa senza che vi siano brutte sorprese nascoste nelle clausole contrattuali scritte in carattere minuscoli”.
Panorama.it ha contattato alcune delle compagnie che potrebbero essere state indagate da parte della Ue. Il rapporto pubblicato oggi, infatti, non riferisce i nomi delle compagnie aeree in modo da dare loro tempo di adeguarsi alla normativa comunitaria. Su una decina di compagnie aeree contattate solo una ha risposto. “Blu-express, il marchio low cost di Blue Panorama Airlines, – scrive in una email l’addetto stampa – ha scelto sin dall’inizio di seguire una politica di completa trasparenza. Nel nostro sito le offerte sono sempre indicate tasse incluse, riportando il periodo di validità e il numero di posti disponibili. Trasparenza, attenzione al passeggero, puntualità sono per noi concetti fondamentali. Bene ha fatto quindi l’Ue a verificarne l’effettiva applicazione da parte dei vettori”.
L’indagine della Commissione Ue ha coinvolto oltre 200 siti web che vendono biglietti aerei. Se queste società non si adegueranno alle leggi europee, entro quattro mesi l’Unione potrebbe arrivare a chiudere i siti.
Secondo quanto riportato da CNNMoney.com, citando un comunicato di Ryanair, la compagnia aerea irlandese afferma che “tutti i prezzi pubblicizzati sulla home page e su tutte le pubblicità su tutti i media sono comprensivi di tasse”.
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