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martedì 20 novembre 2007

Il Canada si scopre assediato dalle baby gang.


(Panorama) Clarview Crips, Crazy Dragons Killers, Indian Posse. La lista potrebbe continuare per decine di righe. Ma non siamo dentro un film d’avventura. Questa è realtà, anche se si fa fatica a immaginare che sia la realtà quotidiana di un paese conosciuto in tutto il mondo per la civiltà della sua gente e per le possibilità che ancora offre a migliaia di emigranti ogni anno. Il Canada, secondo il dipartimento di Public Safety del governo, è infatti al secondo posto dopo gli Stati Uniti per numero di gang presenti e relative attività criminali con più di 400 bande. Un problema che sta diventando un’emergenza. Di questi giorni a Montreal è il dibattito sulla possibilità o meno di istituire una taskforce predisposta esclusivamente all’argomento come già è stato fatto, e con successo, nell’anglofona Toronto. Come a Los Angeles e a Chicago, nelle più importanti metropoli del paese il cui simbolo resta pur sempra la pacifista foglia d’acero si comincia a morire sulla strada. Nel 2005 il massacro più feroce. Quello di Yorke Street a Toronto, dove per uno scontro tra bande rivali in pieno giorno nella via dello shopping perse la vita una ragazza che per caso passava di lì.

Ma a colpire l’opinione pubblica è il fatto che a farsi la guerra tutti i giorni e a dividersi cospicue fette di criminalità siano ormai giovani dai quindici anni in su, canadesi a tutti gli effetti, anche se con origine miste: filippini, cinesi, haitiani. Ma anche tantissimi nativi, discendenti di quegli indiani che abitavano il Canada prima ancora dell’arrivo degli Europei. Native Sindicate, Indian Posse, questi i nomi delle loro gang, altri ancora non sono riusciti neanche a darsi un nome. Però ci sono e colpiscono. La più famosa è quella che ha base sia a Toronto che a Montreal, gli Hells Angels, i suoi adepti girano solo in moto, spacciano droga, commerciano armi e ammazzano senza pensarci tanto sopra. La regione dell’Ontario ha stanziato l’equivalente di più di ottocentomila dollari Usa per prevenire e controllare il fenomeno nei prossimi due anni. Montreal spera di avere presto gli stessi strumenti.

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