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mercoledì 3 ottobre 2007

Napoli 1/Se Napoli tutelerà le persone Glbt l'Udeur minaccia la crisi.

(Queerway) La manifestazione di domenica scorsa a Napoli continua a tenere banco nel dibattito politico campano.
Dopo l'incontro tra le associazioni GLT e i rappresentanti delle istituzioni e la partecipazione dello stesso sindaco sul palco di domenica è stata presa la decisione di aprire un protocollo d'intesa da stipulare con Asl e direzione scolastica regionale per la formazione del personale docente, medico e paramedico ad un corretto approccio con le comunità gay, lesbiche e trans.

Apparentemente un passo avanti per la gestione di problematiche specifiche che l'assessore Valeria Valente ha intenzione di portare avanti con l'aiuto delle associazioni in un tavolo di concertazione già convocato per il 5 novembre prossimo: "Nell'immediato lavoreremo per dare seguito alla proposta che verrà dalle associazioni, avviando, da subito, una forte campagna di informazione".
A tali propositi sono seguite le polemiche iniziate per la presenza del sindaco alla manifestazione; il coordinatore cittadino di AN Fabio Chiosi giudica la presenza del sindaco "fortemente inopportuna. Mentre proprio da parte della coalizione di maggioranza arrivano le critiche più forti e si minaccia una crisi di governo attraverso i duri attacchi di Antonio Fantini segretario regionale dell'Udeur che mantiene la linea della Signora Mastella: "
Non è certo partecipando a qualche manifestazione più o meno di colore che si affrontano i problemi di Napoli e si riscuote il consenso dei cittadini. Se l'amministrazione comunale non si affretta a compiere una sostanziale inversione di marcia diventerà difficile per i Popolari Udeur continuare ad avere corresponsabilità di governo".

Evidentemente, quindi, per il l'Udeur non solo non si devono nè riconoscere nè appuggiare i diritti degli omosessuali ma non si devono nemmeno prendere provvedimenti perchè le problematiche Glbt abbiano un corretto approccio da parte degli operatori del settore sanitario.
Senza contare che l'accordo programmato dal comune prevede un impegno per l'emancipazione culturale dei ragazzi da quegli schemi che, oltre ad aumentare le discriminazioni, fomentano lo stesso bullismo di cui tanto si parla (o almeno si dovrebbe fare!).
Già prima del 30 Sandra Lonardo aveva asserito che la manifestazione era inopportuna e ancor di più lo era la partecipazione del sindaco Iervolino, trascurando completamente il fatto che la manifestazione chiedeva maggiore sicurezza per tutti e non solo per gli omosessuali, e quand'anche fosse stato questo, secondo l'Udeur tutto tale sicurezza non è un diritto sacrosanto di una parte di popolazione?
E' sempre più evidente che sui diritti delle persone Glbt il partito cattolico al governo non vede alcuna necessità di confrontarsi con la realtà, legato com'è a certe posizioni anti democretiche...

E' ormai chiaro a tutti che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica in questo senso e ad una schietta volontà discriminatoria da parte di alcune forze politiche e religiose.
Giusto per ricordarlo ai più distratti stavolta non si parla di riconoscimento delle coppie di fatto o di diritti del genere ma di diritti primari per qualsiasi cittadino italiano: sicurezza, rispetto e sanità. Anche su questi temi c'è chi ha deciso che una fetta intera della popolazione della Repubblica deve rimanere indietro rispetto agli altri!


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