(Adnkronos) - Nel comune di Morazzone, nel varesotto, su 14 matrimoni celebrati lo scorso anno, quattro hanno visto convolare a nozze anziani signori del posto e giovani extracomunitarie che, dietro compenso, riuscivano cosi' a regolarizzare la propria presenza nel nostro Paese. Per porre rimendio a tutto questo, il sindaco, Giancarlo Cremona, ha pensato di coinvolgere altri comuni della zona, e non solo, chiedendo di sottosrivere un protocollo col quale si impegnano a comunicare ai Carabinieri e alla Questura i nomi dei due sposi (ed in particolare delle giovani extracomunitarie) al fine di verificarne il regolare permesso di soggirono.
L'iniziativa, presentata oggi in Regione Lombardia dallo stesso sindaco di Morazzone e dal capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Stefano Zamponi, intende assumere livello nazionale tanto da poter essere trasformata in un progetto di legge. "Cercare di regolarizzare la propria posizione attraverso matrimoni finti -ha spiegato il sindaco Cremona- oltre che un illecito, di fatto discrimina coloro che, dopo tanti anni di sacrifici nel nostro Paese, stanno ancora aspettando di essere messi in regola. Con questo protocollo d'intesa non solo intendiamo rendere giustizia a chi e' in regola ma anche -ha concluso- scoraggiare altri matrimoni poco puliti.
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