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mercoledì 3 ottobre 2007

Palpeggia in modo "fugace": è ingiuria e non violenza sessuale.

(Reuters) - La prima Corte d'appello di Milano ha derubricato il reato commesso da un 25enne italiano, che aveva palpeggiato una donna sulle scale di un palazzo, da violenza sessuale a ingiuria per via della "fugacità" con cui è stato compiuto il gesto.

Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie, precisando che l'uomo -- M.B., un artigiano 25enne di Milano -- palpeggiò la donna tre anni fa, mentre quest'ultima stava salendo le scale del palazzo in cui l'artigiano stava effettuando dei lavori.

Il procuratore generale Gianfranco Montera -- che ha dato il suo consenso alla richiesta di patteggiamento -- ha detto che "non possono trarsi conclusioni generali da una caso specifico", spiegando che a far propendere per la derubricazione del reato a ingiuria è stata la "fugacità" con cui è avvenuto il palpeggiamento, hanno riferito le fonti.

Secondo quanto riferito, la prima Corte d'appello ha accolto la richiesta di patteggiamento fatta dall'imputato, che è stato condannato a pagare una multa del valore di 800 euro.

In primo grado, M.B. aveva patteggiato con il rito abbreviato davanti al giudice per l'udienza preliminare Guido Salvini, 9 mesi di reclusione per violenza sessuale.

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