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lunedì 22 ottobre 2007

La lirica calca i palcoscenici. Ma delle sale cinematografiche.

(Giuseppe Pennisi - L'Occidentale) La vita non è soltanto meravigliosa, come diceva il titolo di un film di Frank Capra, ma anche paradossale. Proprio mentre nel Parco della Musica di Roma (luogo creato per la musica alta ad imitazione, anche architettonica, della spianata della musica nel Tiergarten di Berlino) si delira per la veltroniana Festa del Cinema, una cinquantina di sale cinematografiche (in gran parte di provincia e di antica tradizione ma progressivamente svuotate dall’avvento della televisione) viene, per così dire, salvata grazie all’opera lirica. Si tratta del circuito “microcinema” che, con un sistema bidirezionale di proiezione digitale, presenta “in diretta” e “dal vivo” spettacoli di qualità di musica lirica.

Venne sperimentato la primavera scorsa con la presentazione in diretta de “La Traviata” di Giuseppe Verdi nel nuovo allestimento romano di Franco Zeffirelli; allora fu la necessità ad imporre l’innovazione – le richieste di biglietti superavano di quattro volte la disponibilità della dozzina di repliche previste – e si prese sostanzialmente a modello ciò che la Metropolitan House di New York fa da un paio di anni (estendere in diretta , ad alta definizione visiva ed acustica, alcuni dei suoi spettacoli migliori in sale appositamente attrezzate di città grandi e piccole degli Stati dell’Unione – questa stagione il circuito del Met riguarderà anche alcuni Stati dell’America Latina e dell’Asia, dove la domanda di opera lirica, prevalentemente italiana, è in rapida crescita). Per la “prima” de “La Traviata” (vedi L’Occidentale del 23 aprile) il circuito riguardava 23 sale- in gran parte del centro nord. Il successo è stato superiore alle aspettative più lusinghiere. Il circuito ora riguarda 50 sale (potrebbe progressivamente arrivare a circa 200); l’espansione è stata principalmente verso il Sud.

La nuova stagione lirica digitale viene inaugurata lunedì 22 ottobre con la diretta della “Luisa Miller di Giuseppe Verdi, maestro concertatore e direttore Donato Renzetti, regia di Denis Krief con l’orchestra e il coro del Regio di Parma, nonché un cast vocale d’eccezione: Marcelo Alvarez, Francesca Franci, Rafael Siwek, Leo Nucci e Fiorenza Cedolins. Il 18 novembre sarà la volta di “Simon Boccanegra”, ancora di Verdi, live dal Teatro Comunale di Bologna, direttore Michele Mariotti, regia Giorgio Gallione, scene e costumi Guido Fiorato. Il 28 novembre verrà trasmessa e proiettata un’altra opera di Verdi: “La forza del destino” dal Teatro Comunale di Firenze, direttore Zubin Mehta, regia Nicolas Joël, scene Ezio Frigerio, orchestra e Coro del Maggio Musicale. Infine, almeno per il 2007, la “prima” scaligera, per Sant’Ambrogio, con “Tristano e Isotta” di Richard Wagner, regia di Patrice Chéreau e direzione musicale di Daniel Baremboim.

Sotto il profilo della politica culturale, l’aspetto di maggior rilievo è l’ampliamento del bacino d’utenza della lirica (a costi contenutissimi), la possibilità di nuove fonti di ricavi (negli Usa si sono rivelati sostanziali grazie agli abbonamenti al circuito digitale imperniato sul Met, nonché all’indotto: nel Montana si va all’opera digitale, vestiti alla grande ed i ristoranti predispongono apposite cene di gala dopo lo spettacolo) e soprattutto la possibilità di mettere in concorrenza teatri e spettacoli (che un tempo restavano confinati alla città in cui venivano realizzati ed alla poche repliche in cartellone). Quindi una strada liberale – verso il mercato.

Un cenno agli aspetti tecnologici. La tecnologia del cinema digitale e la trasmissione via satellite sono le basi dell’iniziativa. Per la digitalizzazione dei contenuti e la trasmissione satellitare si utilizzano oggi piattaforme e tecnologie consolidate ed ampiamente testate. Inoltre, grazie agli ultimi sviluppi della tecnologia DLP gli apparati usati per le proiezioni su grande schermo garantiscono un livello alto di qualità. La catena tecnologica svolge quindi le attività di digitalizzazione e criptaggio dei contenuti, storage creazione e invio del palinsesto, trasmissione via satellite, ricezione e storage in sala sala, decrittaggio e proiezione digitale, amministrazione e controllo della rete sale dalla centrale operativa. Ciò riduce drasticamente i costi di distribuzione, impedisce la pirateria, garantisce la qualità del servizio (tramite controllo e monitoraggio remoto).

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