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lunedì 22 ottobre 2007

Pornobig: Ron Jeremy, il profeta del sesso felice.

"Datemi 10 pollici e vi solleverò il porno…”.

(Paolo Gallori - Kataweb) Ron Jeremy Hyatt fu accontentato e i suoi "10 pollici" (nb, oltre 25 centimetri) sono già nella storia americana dell’intrattenimento per adulti. Certo, è difficile credere che la raffinatissima casa editrice Taschen possa dedicargli un libro fotografico del valore di centinaia di dollari, come quello appena pubblicato su Vanessa Del Rio. Piccolo, scuro e grassottello, Ron non è un soggetto di particolare fotogenia. Eppure è proprio lui il corrispettivo maschile di Vanessa, la più torrida pornostar degli anni Settanta. Per almeno un paio di buone ragioni.

Innanzitutto, nei 70’s la meticcia e ispanica Del Rio e il bruno Ron Jeremy infransero il dominio della fisicità Wasp nell’estetica del porno americano, ambiente in cui erano due autentici freak. Come ci riuscirono? E’ la seconda buona ragione: entrambi anteposero il piacere alla performance fisica e in quel piacere riuscirono a trasportare anche lo spettatore con spontanea espressività: una strizzatina d'occhio in camera, il sorriso, l’allegria. In una parola, la gioia del sesso. Con Ron, inoltre, si prendevano la rivincita gli uomini normali, calvizie e pancetta per intenderci, che vedevano donne meravigliose urlare di piacere grazie a “uno di noi”.

Ron Jeremy ebbe un vantaggio: era un vero attore con spiccate doti da “comedian” . E all’epoca, ancora lontana dalla video-democrazia conseguente la rivoluzione digitale, il porno era davvero cinema, nasceva da autentiche sceneggiature, le produzioni costavano centinaia di migliaia di dollari e dietro al macchina da presa sedevano registi di professione. Nato a Long Island nel 1953, padre fisico e madre al servizio dell’OSS (l’attuale CIA) durante la Seconda Guerra Mondiale, nei primi anni Settanta Ron cercava la sua strada nello spettacolo battendo la scena “off” di Broadway. Ma era davvero dura.

Un giorno, era il ’78, la fidanzata spedì a Playgirl una foto di Ron: nudo e sdraiato, la maestosa mascolinità distesa fino all'altezza dello stomaco. La rivista ricevette tante lettere di ammiratrici, Ron la proposta di entrare nel porno. Ci pensò per qualche mese, poi la fame ebbe la meglio. Secondo le biografie, la sua prima pellicola hard fu Coed Teasers, ma Ron Jeremy ama citare un altro film come “opera prima”: Tigresses and other Man-eaters, dove lo attendeva proprio lei, la famelica Vanessa Del Rio. Passare dagli scatti della fidanzata all’erezione davanti a una troupe non fu facile. Superata la prima volta, Ron non si è più fermato: oltre 1750 parti in film porno (cifra registrata nel Guinness dei primati) e tante medaglie al valore.

E' giusto ricordare un paio produzioni italiane, a cui Ron approdò quando il suo status era già di star internazionale del genere. Nel 1990, in concomitanza con l’organizzazione dei campionati in Italia, si realizza il film Cicciolina e Moana ai Mondiali. Le due eroine vengono investite dai dirigenti azzurri di una missione speciale: sfiancare i campioni avversari. Ovvero Gullit, Klinsmann e il più grande di tutti, Maradona. A chi affidare il ruolo dell’argentino se non al fuoriclasse del porno? Nel 1996, invece, Ron Jeremy è nel cast della saga Concetta Licata (nb, saga) del “maestro” Salieri. Interpreta il ruolo del direttore di un carcere coinvolto nella lotta alla mafia siciliana. La partita è difficile, senza esclusione di colpi e Ron si produce in durissime entrate da dietro su Selen.

Se la vicenda cinematografica di Vanessa Del Rio si è fermata ufficialmente nel 1986, quella di Ron Jeremy prosegue con immutato successo a quasi trent'anni dal debutto nel cinema hard. E ha travalicato i confini della pornografia, infilandosi nell’entertainment di massa. Col tempo la sua faccia vincente è apparsa in spot pubblicitari e film “normali”. Ron ebbe persino un ruolo da consulente per le riprese di Nove settimane e mezzo, diventando grande amico di Mickey Rourke. In tempi più recenti Ron Jeremy è finito nel reality Warner Surreal Life, è stato protagonista della serie animata Celebrity Death Match finendo a brandelli contro Tommy Lee e Comedy Central lo ha voluto in una puntata di Vs (tema: nudisti contro pornostar).

E che dire dei videoclip musicali? Se non sorprende la chiamata del rozzo Kid Rock per Cowboy, è del tutto inaspettato scoprire un serissimo Ron Jeremy in We Are All Made Of Stars dell’addolorato Moby post 11 Settembre. Partecipazione rivelatoria. Non si creda che Ron Jeremy sia idolo dei soli “blue collar”. Nei college i suoi film imperversano, al punto che l’attore anni fa intraprese un tour in Usa, Canada e Regno Unito per parlare di sesso, cultura e religione in dibattiti allestiti nelle aule degli istituti. Si racconta che in uno di questi incontri rimasero fuori 5mila studenti. Scoppiò un putiferio e dovette intervenire la polizia per sgombrare l’area.

Ron Jeremy oggi è definitivamente un’icona pop. La cultura di riferimento lo ha sdoganato nel 2001 raccontandolo in un documentario acclamato dalla critica: Porn Star: The legend of Ron Jeremy. Lavoro troppo serioso, forse, per i gusti di Ron, che l’anno scorso ha dato alle stampe la sua versione dei fatti: l’autobiografia The hardest (working) man in showbiz. Dove si scopre che…

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