L'incubo dei pedofili chimici.

(Trotzky blog) La repressione sessuale subìta dal clero nel corso dei secoli ha indotto le sue vittime a scaricare sugli adolescenti il dilagante senso di colpa che li opprime.
Della galleria degli orrori perpetrati dai preti pedofili non si vede ancora la fine, come risulta dall'analisi delle motivazioni che li spingono a comportarsi in un modo così disumano.
Le organizzazioni che si occupano di questo problema hanno classificato padre William Mueller tra i dieci predatori più mostruosi che siano mai apparsi nella storia della chiesa cattolica americana.

Numerose persone sopraffatte dall'emozione - riporta The Pueblo Chieftain - si sono rivolte infatti ai responsabili dei Marianiti, l'ordine religioso a cui apparteneva il prete incriminato, per denunciare i metodi che utilizzava per poter approfittare delle sue vittime.
Il criminale in abito talare - come è stato definito - si vantava di aver conseguito diversi dottorati in psicologia, per poter organizzare sedute finalizzate al recupero degli adolescenti con problemi legati al sesso, nel corso delle quali sperimentava una terapia di gruppo che consisteva nell'inalare etere insieme alle sue giovani vittime fino a quando il loro respiro si faceva affannoso, coprirsi gli occhi con una benda e toccarsi a vicenda.

Gli ingenui pazienti dell'indegno sacerdote sostengono che questi si sentiva sessualmente gratificato dalla semplice constatazione del suo potere di esercitare il controllo della loro volontà.
Il direttore nazionale dello SNAP, David Clohessy, ha ipotizzato che il numero dei giovani che hanno dovuto subire questa terapia non può essere inferiore alle sessanta unità e ha dichiarato che il nuovo tipo di abuso precipiterà chi n'è rimasto vittima in un incubo senza vie d'uscita, i quanto il padre Mueller, per conseguire il suo obiettivo, ricorreva di volta in volta alle minacce a mano armata o ai raggiri.

Nel corso del processo è venuto fuori che i responsabili dell'ordine religioso, pur essendo a conoscenza di quello che succedeva, non avevano mosso un dito, per evitare di restare coinvolti in un eventuale scandalo.
La loro inazione ha sollevato tuttavia l'indignazione popolare, in quanto ha consentito al sacerdote di continuare a tormentare i giovani che cadevano nella sua rete ogni volta che lo trasferivano, perché potesse esecitare in piena libertà la sua nefanda attività di pedofilo incallito su vittime sempre nuove.

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