banda http://blografando.splinder.com

lunedì 22 ottobre 2007

Expo a Milano, e i gay dove sono? Ovviamente a far critiche.

Allo stato attuale Milano non è degna di essere scelta per l'Expo Universale del 2015.
Non sono sufficienti fasci di luce, pavesare le strade di bandiere e ramazzare la parte antistante la Stazione Centrale. Basta spostarsi di 100 metri, in via Sammartini, la prima gay street italiana, per rendersene conto. Qui la costruzione del parcheggio sotterraneo (i lavori sono partiti alcuni anni fa ma non si sa quando termineranno) e la ristrutturazione della Stazione e dei suoi ponti aggravano la situazione, sembra di essere in una via disatrata da qualche bombardamento della seconda guerra mondiale.

Il degrado è visibile, mi auguro che qualche ispettore dell'Expo durante il sopralluogo decida di cambiare percorso per rendersene conto. Dove sono le forze dell'ordine? dove l'Amsa? Una casbah nel cuore della città!

Per quale motivo milioni di turisti dovrebbero venire a Milano? Mancano collegamenti rapidi ed economici tra gli aeroporti e il centro; la metro non funziona la notte; per non parlare dei negozi tutti chiusi dopo le 20.00 di sera; la carenza di piste ciclabili; nessuna indicazione in lingua inglese sugli aubobus, negli uffici pubblici e dove dovrebbe essere necessario; i taxi sono insufficienti e praticano tariffe esose; il costo degli hotel, dei ristoranti e dei servizi è superiore alla media europea. Non esistono uffici di attenzione ai turisti; la mancata integrazione di alcune comunità straniere e la presenza di numerosi 'clandestini' rendono la città poco sicura soprattutto la notte.

La politica dell'amministrazione decisamente antigay ha prodotto risultati negativi e non favorisce il turismo gay e gay friendly: il rifiuto del patrocinio al gay pride e alla rassegna del Cinema a tematica omosessuale e perfino l'annullamento della mostra Vade Retro dimostrano il disinteresse dell'amministrazione alle nostre tematiche di libertà. Milano per essere gettonata dai visitatori italiani e stranieri deve cambiare radicalmente politica. Vogliamo dare una mano ma il sindaco e la giunta l'ha sempre rifiutata. Mi auguro ci sia qualche ispettore gay o gay friendly che chieda chiarimenti anche su queste questioni, fondamentali per lo sviluppo democratico e per una convivenza civile in una metropoli che meriterebbe di più.

Felix Cossolo
fondatore gay street milanese via Sammartini

direttore Clubbing, free gay magazine

Sphere: Related Content

Nessun commento: