(Fulvia Caprara - La Stampa) Musica e felicità sono in pericolo, la minaccia si chiama Biechi Blu, e gli unici che potranno liberare Pepperlandia da una così terribile maledizione sono quattro, coraggiosi, ragazzi di Liverpool. A quarant’anni esatti dalla prima inglese, Yellow Submarine, il cartoon surreal-psichedelico intitolato come la celebre canzone, viene rievocato durante la prossima edizione di «Cartoons on the bay», il Festival Internazionale dell’Animazione tv, in programma a Salerno dal 10 al 13 aprile. Ne discuteranno, tra gli altri, l’animatore canadese Gerald Potterton tre volte candidato all’Oscar, insieme con la regina dell’animazione in plastilina Fusako Yusaki. Le musiche di John Lennon e Paul McCartney si adattavano perfettamente alle immagini pop art del lungometraggio, ma i Beatles non si dichiararono mai completamente soddisfatti dell’opera firmata da George Dunning.
Già allora si parlava di animazione per adulti, filone che negli anni si è andato sviluppando, tanto che un altro dei momenti clou della rassegna sarà dedicato al rapporto tra cartoon e minori: «L’animazione - spiegano gli organizzatori - ha raggiunto oggi una maturità espressiva in grado di catturare l’interesse anche del pubblico adulto. Sicché intere e riuscite serie animate possono caratterizzarsi, occasionalmente o abitualmente, come non adatte per i bambini». Sull’argomento (tra le anteprime sono in programma Ortone e il mondo dei Chi di Jimmy Hayward e Steve Martino con le voci di Christian De Sica, Paolo Conticini e Veronica Pivetti e Tutti verso l’Ovest: un’avventura di Lucky Luke, nuovo capitolo della serie dedicata al celebre cow-boy), è scoppiata la polemica riguardante due cartoni, uno con personaggi gay e un altro che immagina l’elezione di un futuro Papa.
A sparare contro i due prodotti, selezionati nel panorama internazionale, è l’amministratore delegato di Raitrade Carlo Nardello: «Da cattolico ritengo offensivo e diseducativo un cartone animato in cui i meccanismi di elezione di un Papa sono descritti come corrotti o addirittura oggetto di scommesse. Sono anche rimasto colpito dal fatto che il tema dell’omosessualità possa essere disinvoltamente trattato in un prodotto destinato ai più piccoli». I vertici di «Cartoons» replicano spiegando che le due opere in questione sono visionabili dalla giuria internazionale, composta rigorosamente da adulti esperti e responsabili.
E’ candidato al David di Donatello 2008 nella categoria miglior documentario di lungometraggio, ma finora nessuno ha potuto vedere La minaccia, film sul Venezuela e sul presidente Hugo Chavez, i cui diritti sono di Raiuno, Speciale Tg1. «Rimedieremo presto - assicura David Sassoli, responsabile degli Speciali Tg1 - non appena si saranno spenti i riflettori di primavera sulle elezioni politiche».
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