Maurizia Paradiso: «Non mi hanno rinnovato la tessera, un atto discriminatorio. Ora guardo alla sinistra».
(Il Corriere della Sera) «Non mi hanno rinnovato la tessera perché sono una trans». Maurizia Paradiso è infuriata con il suo partito, la Lega Nord. «Lo trovo un atto discriminatorio, una vera e propria espulsione - denuncia la transessuale -. Mi sono iscritta alla Lega Lombarda due anni fa, pagai la tessera ben cinquanta euro». La denuncia ai microfoni di «KlausCondicio», la trasmissione di approfondimento politico di Klaus Davi in onda su You Tube. «Al momento del rinnovo della tessera - racconta Paradiso - parlai due volte con il capogruppo del Carroccio al Consiglio comunale di Milano, Matteo Salvini, anche per dargli la mia adesione alla causa della Malpensa. Lo chiamai per manifestare il mio appoggio ma lui non si è mai degnato di rispondere alle mie telefonate. La tessera da militante mi è stata negata. Sono stata di fatto discriminata, mi hanno fatto capire che non ero gradita». Conclusione: «La loro battaglia sulla sicurezza è condivisibile, ma non capisco perché discriminino una come me, un'italiana, per di più. Ora, sinceramente, guardo con interesse alla sinistra».
SMENTITA - Replica del Carroccio: è benvenuta nella squadra ed è invitata al comizio di Umberto Bossi, giovedì sera a Milano. Pace fatta tra Maurizia Paradiso e la Lega? «Chiunque è libero di iscriversi alla Lega Nord - si legge nella nota del partito -, come ha fatto la stessa Maurizia Paradiso il 25 gennaio di quest'anno, tessera numero 41090. Non ci interessano né le scelte sessuali né la provenienza geografica di chiunque voglia condividere la nostra battaglia di libertà, tanto che nella sola città di Milano sono quasi un centinaio gli iscritti alla Lega Nord di origine extracomunitaria, a riprova del fatto che il nostro problema sono i delinquenti e non gli immigrati che sono qui per lavorare».
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