(Il pensatoio blog) Anche Veltroni ci propina il solito mantra della crescita come presupposto per la redistribuzione.
Ma da anni (forse ancor prima che si cambiasse la politica dei redditi nel 1992 e nel 1993) c'è in questo paese una redistribuzione al rovescio, che premia il profitto piuttosto che i salari. E con tutto ciò il paese cresce meno degli altri.
Questo vuol dire che, per quanto si aiutino le imprese, queste non riescono a far progredire questo paese. E dal discorso di Montezemolo è evidente che a loro non basta mai: non basta il taglio del cuneo contributivo, non bastano le riforme del mercato del lavoro, non bastano le privatizzazioni. Fino a quando si abuserà della pazienza delle classi lavoratrici ? Non è che è necessaria, più che una redistribuzione a rovescio, una seria politica industriale ?
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